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Moggi: «il Napoli ha pareggiato grazie a due papere del Milan e non perché ha dominato»

Su Libero: «Il Napoli ha risentito della mancanza di Osimhen, della sua imprevedibilità, della sua tecnica accoppiata alla forza fisica»

Moggi: «il Napoli ha pareggiato grazie a due papere del Milan e non perché ha dominato»
Napoli 29/10/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Milan / foto Image Sport nella foto: Tijjani Reijnders-Stanislav Lobotka

Moggi: «il Napoli ha pareggiato grazie a due papere del Milan». Lo scrive su Libero Luciano Moggi.

Moggi:

«Napoli-Milan è finita con un 2-2 che scontenta tutti. Doveva essere la partita delle fasce sinistre (per il Milan Theo e Leao, per il Napoli Kvara), ma sono emerse invece le destre con Calabria e Pulisic per i rossoneri e Politano per i napoletani. Il Milan ha dominato all’inizio ed è andato avanti 2-0 con la doppietta di Giroud, ma l’infortunio di Kalulu ha complicato le cose costringendo Pioli a inserire l’inadatto Pellegrino, beffato da Politano sul gol del 2-1. Il resto lo ha fatto Maignan, sbagliando a posizionare la barriera e facendosi sorprendere sul proprio palo dalla punizione di Raspadori per il definitivo 2-2. Tanto che si potrebbe ben dire che la squadra di Garcia ha pareggiato grazie a due papere dei rossoneri e non perché ha dominato l’avversario. Il Napoli ha dimostrato di risentire della mancanza di Osimhen, della sua imprevedibilità, della sua tecnica accoppiata alla forza fisica, che agevola soprattutto Kvara. Le nostre considerazioni ci portano a concludere che il Milan ha perso due punti e il Napoli ne ha guadagnato uno».

Il momento difficile del Milan e la crisi di spogliatoio dei rossoneri. Ne scrive Franco Ordine sul Giornale

c’è una questione interna che non bisogna sottovalutare e nemmeno nascondere sotto il tappeto. Se durante la settimana più complicata scandita dal calendario “amico”, tra Juve, Parigi e Napoli cioè, emergono crepe sulla parete dello spogliatoio, si può anche prendere per buono prima il chiarimento con Calabria e poi la successiva, educata spiegazione di Giroud o non vedere l’opera strepitosa di persuasione fatta da Florenzi con Leao davanti alla panchina, ma bisogna capire se c’è qualche mal di pancia da curare in modo diverso che con una semplice pacca sulla spalla. Anche le reazioni di Pioli sono spia di nervosismo. Forse a influire c’è la responsabilità del mercato e la gestione solitaria in assenza di Ibra oltre che Maldini. I due giorni di riposo stemperino le tensioni. E qui il ritorno alla questione Ibra è inevitabile: lo svedese sta “assaggiando” per la prima volta l’ebrezza della libertà assoluta e sta interessandosi a diversi business così da rendere non immediata la risposta agli inviti di Cardinale, Scaroni e Furlani. 

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