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La cruda verità è che il Psg ha Mbappé e il Milan ha Leao (CorSport)

Il commento di Xavier Jacobelli: «La replica del Milan è stata generosa, epperò velleitaria: è andata a sbattere contro la cronica incapacità di segnare»

La cruda verità è che il Psg ha Mbappé e il Milan ha Leao (CorSport)
Db Parigi 25/10/2023 - Champions League / Paris Saint Germain-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Rafael Leao

Il Milan perde al Parco dei Principi contro un Psg a trazione Mbappé-Zaire Emery. Una brutta sconfitta più sul piano del morale che sul piano tattico. Il Milan quello è per stile di gioco e per idee. A Pioli però si chiede di più, come lo si chiede a tutta la squadra che aveva il dovere di combattere e dare del filo da torcere ai parigini. Invece dopo il 2-0 sembra che qualcuno abbia staccato la spina ai rossoneri.

Qualche folata mal gestita dai vari Leao e Pulisic, un centrocampo decisamente poco incisivo e una difesa che comincia a preoccupare (troppi i gialli, ieri sera di nuovo Thiaw). Ne parla anche Jacobelli sul Corriere dello Sport:

In tre giorni il Milan è andato all’inferno è lì è rimasto. Prima la sconfitta con la Juve, poi la resa incondizionata al Psg. La verità, lapalissiana e cruda è che il Psg ha Mbappé, un micidiale Mbappé e il Milan ha Leao, un deludente Leao: in Europa la differenza si nota, come si nota che i rossoneri in tre partite non hanno mai segnato. Mbappé e Leao erano i protagonisti annunciati dell’incontro e volevano onorarlo. Il primo c’è riuscito alla grande, il secondo no: la Champions dovrebbe essere l’habitat naturale del portoghese, ma ancora non lo è. Dopo il suo assolo, la replica del Milan è stata generosa, epperò velleitaria: è andata a sbattere contro la cronica incapacità di segnare, scoraggiato dalla difesa tranquilla degli avversari“.

Ieri sera sul Napolista appena dopo la partita

Ma il Milan non riesce a segnare. Pulisic, sull’1-0, fa una cosa alla Michu: da solo davanti a Donnarumma si inventa un assist per Giroud larghissimo. Leao è un calciatore che può spingerti all’esasperazione. Gioca una partita tutta sua, che solo raramente intercetta quella della sua squadra. Bisogna dare ragione ad Arrigo Sacchi che disse: «con me non avrebbe mai giocato»“.

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