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Il presidente di Assoagenti: «Appoggiamo De Laurentiis ma deve fare nomi e cognomi e fornire prove»

A Radio Punto Nuovo: «Più volte abbiamo denunciato e segnalato alla Figc le violazioni, ma neanche una è mai stata accolta. Questo la dice lunga»

Il presidente di Assoagenti: «Appoggiamo De Laurentiis ma deve fare nomi e cognomi e fornire prove»
Db Riyad (Arabia Saudita) 18/01/2024 - Supercoppa Italiana / Napoli-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo sport, è intervenuto Beppe Galli, presidente dell’Assoagenti in merito al comunicato di ieri e all’attacco di De Laurentiis alla categoria:

«Il comunicato di ieri non è stato un attacco a de Laurentiis. Anzi, appoggiamo il presidente: se ci sono davvero agenti che ricattano le società, siamo al suo fianco in questa battaglia. Ma De Laurentiis deve fare nomi e cognomi e fornire delle prove, non raccontare cose campate in aria. Altrimenti difendiamo la nostra categoria dinanzi ad attacchi gratuiti e generali. Lo Stato ci dà questa professione con esami e un albo da rispettare, dal 2018. Ormai siamo l’alibi del calcio moderno: qualsiasi problema sembra essere colpa nostra».

«Io sono peggio di De Laurentiis su alcune cose»

«De Laurentiis ci ha definito il male di questo movimento e come lui anche altri presidenti, ma nessuno fa mai nomi. Tirano la pietra e nascondono la mano. Nessuno ha mai voluto incontrarci in un tavolo istituzionale, solamente Joe Barone ci accolse al Viola Park per parlare dei pro e dei contro di questi rapporti. Serve dialogare e distendere, chiediamo da anni un incontro con le società  e nessuno ce lo concede. Se le società spendono centinaia di milioni di euro sena poterselo permettere, la colpa non è dei procuratori…».

«Anche nella nostra categoria ci sono persone poco per bene, quindi io sono peggio di De Laurentiis su alcune cose. C’è un regolamento che non viene rispettato e come presidente più volte abbiamo denunciato e segnalato alla Federazione le violazioni, ma neanche una è mai stata accolta. Questo la dice lunga. Quando i presidente hanno bisogno di qualche aiuto, chiamano l’agente e si fanno dare una mano. Poi quando le cose non vanno bene, ci accusano di essere delinquenti»

La legge dei contratti?

«Esiste già, semplicemente nessuna la applica. Non è la durata dei contratti di 5 o sei anni il male. La società non può decidere da solo il futuro della società»

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