ilNapolista

Garcia è la vittima sacrificale di cui aveva bisogno De Laurentiis (Dotto)

Per la Gazzetta: che senso ha confermarlo per tre partite? Garcia sta probabilmente vivendo un incubo e ha il diritto di uscirne con dignità.

Garcia è la vittima sacrificale di cui aveva bisogno De Laurentiis (Dotto)
Napoli's French coach Rudi Garcia looks prior to the Italian Serie A football match between SSC Napoli and SS Lazio at the Diego Armando Maradona Stadium on September 2, 2023. (Photo by CARLO HERMANN / AFP)

Garcia è la vittima sacrificale di cui aveva bisogno De Laurentiis. Lo scrive Giancarlo Dotto sulla Gazzetta.

Diventa incomprensibile la scelta di non scegliere del presidente. Uno di cui non si può certo dire che non abbia il controllo della
lingua italiana, quando fa il bizantino o quando molla bastonate esplicite. Sa sempre dove vuole andare a parare. Dove vuole andare a parare in questo caso, screditando e delegittimando il suo allenatore? Vuoi dargli ancora fiducia?

Non ci credi più? Recidi con garbo la sua testa, libera lui e la piazza da un equivoco che somiglia sempre più a una tortura. Che senso ha confermarlo per tre partite? Davvero, una vittoria con il Verona ribalterebbe concetti, giudizi e pregiudizi? Garcia sta probabilmente vivendo un incubo e ha il diritto di uscirne con dignità.

L’altra ipotesi è che il presidente, uomo dall’intelligenza luciferina, e lo dico con tutta l’ammirazione e il timore del caso, abbia lucidamente inteso che bisognava dare una vittima sacrificale in pasto al Moloch della Nostalgia. C’era bisogno di un sacrificio umano, una vittima perfetta, con una grande storia alle spalle e un presente di acquiescenza, capace di accettare il destino senza farne un dramma, a non troppi anni dalla pensione. C’era bisogno di un rito catartico. Disinnescato il magone del rimpianto e il fuoco della rabbia, il terreno sarebbe stato pronto per il grande nome, capace di ripartire quasi da zero, magari incassando senza troppo patire la cessione di un totem come Osimhen. 

SCRIVE LIBERO: GARCIA FA QUASI TENEREZZA

Garcia farebbe quasi tenerezza se non guadagnasse milioni per fare (male) il suo lavoro. Lo scrive il quotidiano Libero.

Chissà quanti altri hanno detto no per costringere De Laurentiis a scegliere Garcia, pur sapendo che non sarebbe stato all’altezza del compito. Se non fosse che percepisce milioni di euro per fare (male) il suo lavoro, il francese farebbe quasi tenerezza: avrà provato una strana sensazione quando ieri pomeriggio si è ritrovato a dirigere il primo allenamento da esonerato in casa. Le dichiarazioni pubbliche di De Laurentiis sono inequivocabili, con Garcia che non gode più di alcuna fiducia e che anzi è visto come una bomba a orologeria, pronto a far saltare in aria decine di milioni legati alla qualificazione in Champions League.

L’errore del presidente è stato a monte e riguarda la presunzione di credere che chiunque sarebbe stato in grado di allenare la squadra dello scudetto. (…) La verità è che il presidente è spalle al muro: squadra, ambiente e stampa spingono per un esonero inevitabile ma che al tempo stesso non può concretizzarsi, perché non c’è nessun allenatore di alto livello disponibile per il Napoli.

ilnapolista © riproduzione riservata