L’errore di De Laurentiis è stato a monte e riguarda la presunzione di credere che chiunque sarebbe stato in grado di allenare il Napoli
Garcia farebbe quasi tenerezza se non guadagnasse milioni per fare (male) il suo lavoro. Lo scrive il quotidiano Libero.
Chissà quanti altri hanno detto no per costringere De Laurentiis a scegliere Garcia, pur sapendo che non sarebbe stato all’altezza del compito. Se non fosse che percepisce milioni di euro per fare (male) il suo lavoro, il francese farebbe quasi tenerezza: avrà provato una strana sensazione quando ieri pomeriggio si è ritrovato a dirigere il primo allenamento da esonerato in casa. Le dichiarazioni pubbliche di De Laurentiis sono inequivocabili, con Garcia che non gode più di alcuna fiducia e che anzi è visto come una bomba a orologeria, pronto a far saltare in aria decine di milioni legati alla qualificazione in Champions League.
L’errore del presidente è stato a monte e riguarda la presunzione di credere che chiunque sarebbe stato in grado di allenare la squadra dello scudetto. (…) La verità è che il presidente è spalle al muro: squadra, ambiente e stampa spingono per un esonero inevitabile ma che al tempo stesso non può concretizzarsi, perché non c’è nessun allenatore di alto livello disponibile per il Napoli.
GARCIA È UN UOMO SOLO
Garcia è un uomo solo, scrive il Corriere dello Sport con Fabio Mandarini.
Rudi è un uomo solo al comando, delegittimato con le parole e con i fatti; da un discorso e da un tentativo di ingaggiare un altro allenatore. Anche ai tempi della Roma, a gennaio 2016, era accaduto qualcosa del genere, con Spalletti che volava a Miami a incontrare Pallotta per prendere il suo posto in panchina e lui che allenava la squadra a Trigoria. All’epoca il signor Luciano firmò e lui fece la valigia, ma questa volta è andata diversamente. Sì. Dicevamo: Garcia ha resistito tra le onde, s’è presentato in città e poi, dopo un salto a casa con vista mare, a Posillipo, s’è messo in macchina e ha raggiunto il centro sportivo. In netto anticipo rispetto all’orario d’inizio seduta: intorno alle 14.30 era già in sede, a organizzare il lavoro e anche l’agenda.