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Xavi: «Ho rinnovato ma dubito di rimanere al Barça per 15 anni»

Nella conferenza pre Barça-Celta Vigo: «Qui le aspettative sono terribili, è un ottovolante di sensazioni. Questa è la stagione dei risultati»

Xavi: «Ho rinnovato ma dubito di rimanere al Barça per 15 anni»
2023 archivio Image Sport / Calcio / Barcellona / Xavi Hernandez / foto Imago/Image Sport ONLY ITALY

Domani il Barça gioca contro il Celta Vigo, l’ex squadra di Gabri Veiga che ha scelto di andare in Arabia Saudita in questa finestra di mercato. In conferenza stampa, Xavi ha presentato il match di domani e ha parlato anche del suo rinnovo con il club blaugrana:

«Ci sentiamo al Camp Nou, anche se non è così (il Barça sta ristrutturando lo stadio, ndr). Siamo a nostro agio. Non abbiamo subito gol, abbiamo vinto due su tre con facilità. Ma il Celta ha meno punti di quanti meriterebbe. Benítez è un allenatore di grande esperienza, è una squadra solida, ha lavorato bene in difesa…»

A Xavi i giornalisti in sala stampa chiedono novità sul rinnovo:

«Il rinnovo va avanti da giorni. A breve verrà annunciato. Ho già detto che avrei fatto dieci anni. Sono contento. A breve verrà annunciato».

Sulle prestazioni della squadra:

«Siamo migliorati. Gündogan, Cancelo… e anche quelli che abbiamo sono migliorati. Oriol ha dato continuità. Il lavoro quotidiano dà i suoi frutti, così come il miglioramento della squadra».

Ancora sul rinnovo:

«Siamo arrivati ​​in un momento difficile, in una situazione avversa… visto quello che abbiamo adesso, abbiamo lavorato molto bene, la presidenza, l’area sportiva, lo staff… stiamo ancora ribaltando la situazione. È un processo di formazione e costruzione, ma stiamo facendo un ottimo lavoro. Questa è la stagione del consolidamento, del gioco e dei risultati. Mi sento supportato, soprattutto quando l’anno scorso è stato brutto. Siamo in un buon momento, ma non possiamo smettere di lavorare».

Il tandem Joao Felix-Lewandowski sta dando i suoi frutti:

«Ci ha fa bene avere il suo dinamismo, può essere un’altra arma, non perde la palla in zona di costruzione… e non solo Robert ne beneficia ma tutti. Tutti fanno un passo avanti. Lì ci sono molti giocatori di alto livello».

Sulla stagione:

«Non dirò che potrebbe essere una grande stagione, si tratta di una competizione. Dobbiamo andare passo dopo passo e non dobbiamo lanciare campanelli in aria, anche se abbiamo fatto due ottimi partite. Dobbiamo mantenere il livello. Inutile fare pronostici»

Xavi di nuovo sul suo rinnovo:

«La mia firma è un grande traguardo per questo lungo weekend. Se c’è qualcosa da annunciare, sarà fatto».

Sul Celta Vigo:

«Credo che l’importante sia avere spazi in campo, avere alternative, tirare da fuori, attaccare sull’esterno, uno contro uno, muovere la difesa a cinque… bisogna avere tante varianti di attacco per scardinare il loro quadro difensivo».

Questo weekend ci sarà il derby di Madrid:

«È sempre importante vedersi leader, noi non lo siamo. Siamo due dietro al Real Madrid, se vinciamo gli mettiamo pressione. Dobbiamo continuare con la dinamica positiva del buon gioco e dei buoni risultati».

Su Vitor Roque:

«Sono in contatto permanente con i medici del Brasile. Quelli in prestito o ceduti con opzione di riscatto sono seguiti da Bojan. Sono calciatori che potrebbero essere nostri».

Ancora su Joao Felix:

«È in prestito. Questa cosa può prendere tante svolte. Siamo contentissimi di lui. E si sta divertendo. Anche Cancelo. Spero che continuino sulla strada giusta, poi vedremo».

Sul futuro di Xavi:

«Questo è il Barça e le aspettative sono terribili. Ci sono momenti in cui non mi sono divertito, e in altri mi sono divertito. È un ottovolante di sensazioni. Spero di rimanere qui per molti anni. Mi sento supportato e molto felice. Ma rimanere per 15 anni sembra un compito molto difficile. In questo momento sono molto felice e sento che la società ha fiducia in me, ma dubito che potrò restare per 15 anni».

Vuole mandare un messaggio al Real?

«Non sono uno che manda messaggi, rispetto tutti, anche chi si aspettava che facessi male. Ero fiducioso nel ribaltare la situazione. Non sono uno che manda messaggi e tanto meno ai rivali. Ne ho tanti e li rispetto. Vincere è difficile vincere. Mettiamoci al lavoro».

Il momento migliore da quando è al Barça:

«Se ne scelgo uno è la Supercoppa di gennaio. È stata una svolta, anche i giocatori hanno visto che potevano competere. Lì i giocatori ci hanno semplicemente creduto e noi come staff abbiamo guadagnato credibilità. E’ un momento fondamentale».

 

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