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Domenech: «Garcia allena a Napoli perché dopo Roma l’Italia lo conosce. È stupido ma è così»

A L’Equipe: «L’immagine dell’allenatore francese non è abbastanza forte, non abbiamo nessun francese che alleni in Inghilterra»

Domenech: «Garcia allena a Napoli perché dopo Roma l’Italia lo conosce. È stupido ma è così»
Nantes' French head coach Raymond Domenech is seen before the French L1 football match between FC Nantes and Lille LOSC at the La Beaujoire stadium in Nantes, western France on February 7, 2021. (Photo by Sebastien SALOM-GOMIS / AFP)

Si sa che i francesi sono leggermente nazionalisti. La politiche di Macron dimostrano questa vena nazionalista, la volontà di imporre la propria linea politica e di essere protagonisti nello scenario internazionale. Traslando la stessa idea sul calcio, l’Equipe soffre la mancanza di allenatori francesi in Ligue 1, il massimo campionato transalpino:

Saranno nove i francesi (*) che alleneranno un club di Ligue 1 alla ripresa del campionato. Le altre nove squadre saranno guidate da stranieri ed è la prima volta che succede nella storia della Ligue 1. Il tecnico francese non solo ha difficoltà a farsi notare all’estero, ma perde terreno anche in casa, dove rischia di essere presto in minoranza. La stessa cosa accade agli allenatori inglesi,  poco presenti sulle panchine della Premier League (4 su 20). (*) Michel Der Zakarian ha la doppia nazionalità franco-armena e la sua nazionalità sportiva è armena, ma abbiamo preso in considerazione la sua nazionalità francese“.

Il quotidiano ha interpellato l’Union nationale des cadres techniques du football français (Unecatef, letteralmente l’Unione nazionale dei dirigenti tecnici del calcio francese). Raymond Domenech, il presidente del sindacato ha dichiarato:

«Il nostro sindacato non è il sindacato degli allenatori francesi ma di tutti gli allenatori, siamo qui per assicurarci che gli allenatori in carica abbiano i diplomi corrispondenti ai criteri francesi. Ma questa perdita di influenza francese, l’abbiamo vista arrivare».

Questo cambio di influenza viene spiegato con l’ingresso di capitali stranieri nel calcio francese:

«Oggi, il numero di club francesi detenuti da capitali stranieri è in costante aumento, i loro azionisti impongono le loro regole, il loro modus operandi, il loro staff, i loro allenatori, il loro modo di reclutare, il loro sistema di scouting. La preoccupazione è piuttosto lì, perché è un intero modello economico di gestione dei club alla francese che se ne va».

Continua l’Equipe su questa strada. Dei diciotto club della Ligue 1, dieci hanno azionisti straniere e il 70% di questi ha affidato ad uno straniero la panchina del club. Patrick Vieira è un esempio virtuoso, un ritorno a casa dopo aver fatto esperienza nell’universo del Manchester City, in Mls, al New York City e al Crystal Palace.

Un altro motivo per cui in Francia si sono pochi allenatori francesi dipende dai manager dei tecnici. Per dirla in termini più semplici, se gli allenatore sanno vendersi bene allora acquisiscono esperienza, credibilità e appeal. In questo modo le loro competenze aumentano e i proprietari stranieri dei club francesi sono più interessati ai loro profilo. Un esempio è Rudi Garcia, secondo Domenech:

«Perché Rudi (Garcia) oggi allena Napoli, al di là delle sue competenze? Perché i suoi agenti hanno saputo metterlo da Lille a Roma, nel 2013, e si è costruito una grande immagine alla Roma con i suoi risultati. Da allora, l’Italia lo conosce. È stupido, ma bisogna essere conosciuti. L’immagine dell’allenatore francese non è abbastanza forte, non abbiamo nessuno in Inghilterra».

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