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Comunicato degli arbitri spagnoli: «clima irrespirabile nei nostri confronti»

«È una situazione che riguarda le categorie inferiori, insulti e aggressioni sono l’effetto diretto della campagna mediatica diffamatoria della Liga e dei club»

Comunicato degli arbitri spagnoli: «clima irrespirabile nei nostri confronti»
Db Torino 19/01/2023 - Coppa Italia / Juventus-Monza / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: cartellino giallo

Gli arbitri spagnoli non ci stanno più. Da mesi al centro di una tempesta mediatica e giudiziaria iniziata con il caso Negreira, cioè le accuse di corruzione rivolte ad un ex arbitro, che fu anche vicepresidente degli arbitri spagnoli. Attraverso un comunicato hanno deciso di parlare e di far sentire la loro voce.

Accusano la Liga di aver creato ad arte un clima contro gli arbitri e il Cta, il comitato arbitrale spagnolo e chiedono rispetto a garanzie sulla loro autonomia. Il comunicato è stato riportato da Marca. Di seguito alcuni estratti:

Vogliamo trasmettere la nostra profonda preoccupazione per la sfortunata situazione che si è generata attorno al gruppo che rappresentiamo e che viene dipinto da diversi fronti del calcio professionistico in quella che consideriamo una campagna perfettamente organizzata.

Ci rammarichiamo per i continua attacchi della Liga e dei suoi principali leader. Il video trasmesso dal suo direttore delle competizioni, Luis Gil, che cerca di sottolineare e ridicolizzare le azioni arbitrali, è un altro esempio dell’interesse della Liga nel generare un clima irrespirabile nei confronti del nostro collettivo, mettendo in dubbio le nostre decisioni e minando la professionalità degli arbitri. Per questo gli arbitri di Prima e Seconda Divisione chiedono alla Liga e ai suoi dirigenti rispetto e responsabilità istituzionale di fronte a un evento senza precedenti nel calcio spagnolo.

[…]

Inoltre, è importante informare l’opinione pubblica che il Cta non nomina arbitri , bensì un organismo denominato Cacp (Comitato di Nomina) in cui sono presenti un membro della Rfef, un membro della Liga e un altro membro designato di comune accordo o, se non esiste, dal Csd.

[…]

Infine, vogliamo chiarire la nostra autonomia, che deve essere e sarà sempre indipendente dalla Liga e dai club nonostante la confusione in cui hanno cercato di far sprofondare la tifoseria. Le federazioni sono gli enti preposti all’organizzazione del calcio in ogni paese e la nostra struttura lavora con autonomia e professionalità per il bene dell’arbitraggio e del calcio. 

[…]

Lo sport in generale e gli arbitri in particolare non possono essere utilizzati come mezzo per giustificare comportamenti  inappropriati da parte di TUTTI i membri della famiglia del calcio.

È una situazione che non riguarda solo il collegio arbitrale professionale ma, cosa ancora più preoccupante, i minori che iniziano nelle categorie inferiori e che mancano di sicurezza in campo, i bambini presi di mira, insultati, minacciati e, cosa più grave, aggrediti fisicamente , qualcosa di intollerabile e un effetto diretto della campagna mediatica diffamatoria che abbiamo subito dalla Liga e dai club professionistici.

Per tutto quanto sopra, vorremmo inviare un messaggio di riflessione in modo da non dover rimpiangere altre disgrazie di quelle che si sono già verificate, né adottare misure drastiche e urgenti che avrebbero un impatto diretto sul nostro calcio“.

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