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La Faz: «Piantedosi ha vietato la trasferta ai tifosi dell’Eintracht perché è napoletano?»

A Francoforte lo stop ai tifosi è un caso: “Il Viminale indebolisce l’avversario del Napoli apposta? Sarebbe stato più giusto giocare a porte chiuse”

La Faz: «Piantedosi ha vietato la trasferta ai tifosi dell’Eintracht perché è napoletano?»
Mg Francoforte (Germania) 21/02/2023 - Champions League / Eintracht-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: tifosi Eintracht

Il divieto di trasferta dei tifosi dell’Eintracht a Napoli, a Francoforte è un caso. La decisione è del Ministero dell’Interno, che ha vietato al Napoli di vendere i biglietti ai tedeschi per motivi di ordine pubblico. Il consigliere del club Philipp Reschke ha parlato di “evento unico nel calcio europeo per club”, di “giornata triste” e di minaccia all'”integrità della competizione”.

La Faz, autorevole quotidiano nazionale di base a Francoforte, sottolinea che i tifosi per i destini dell’Eintracht sono fondamentali e soprattutto che quella del dirigente è “un’accusa grave”, “il Viminale sta indebolendo indebitamente l’Eintracht e creando un precedente? Il fatto che il ministro dell’Interno sia napoletano potrebbe favorire un corto circuito in questo Paese”.

In realtà la stessa Faz la butta lì ma non ci crede. Scrive che Piantedosi “è interessato alla situazione della sicurezza. Di recente ha vietato ai tifosi del Napoli e della Roma di andare in trasferta”. E poi ci sono gli scontri dell’andata che valgono da precedente. A tal proposito la Faz scrive anche che se è vero che i tifosi tedeschi hanno attaccato quelli napoletani, è pur vero che questi si sono difesi bene “opportunamente preparati ed equipaggiati”.

Se la sicurezza è un punto “onorevole” per il Ministro dell’Interno italiano (“nessun paese, nessuna città dovrebbe accettare la violenza, la distruzione, il caos solo perché poche centinaia di persone violente con i colori del loro club vogliono sbarazzarsi del testosterone in eccesso e attaccare i loro coetanei”), secondo la Faz – e rilancia il sassolino… – “non ci vuole molta fantasia per dire che i ministeri dell’Interno hanno una certa vicinanza a importanti società calcistiche del loro Paese. Non sarebbe la prima volta che gli interessi politici vengono preferiti alla concorrenza leale”.

La conclusione della Faz è che a questo punto “sarebbe più logico non far entrare nessuno allo stadio”.

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