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El Paìs e l’estasi del calcio: «Fa sempre più schifo, ma basta una vittoria e puoi godere per 30 anni»

“Messaggio per Christopher Nolan: il calcio annulla i principi più elementari della fisica. Ha perso la capacità di sorprenderci, ma quando lo fa ci regala emozioni per sempre”

El Paìs e l’estasi del calcio: «Fa sempre più schifo, ma basta una vittoria e puoi godere per 30 anni»
Real Madrid's German defender #22 Antonio Rudiger celebrates with teammates after scoring the winning penalty during the penalty shootout during the UEFA Champions League quarter-final second-leg football match between Manchester City and Real Madrid, at the Etihad Stadium, in Manchester, north-west England, on April 17, 2024. (Photo by Darren Staples / AFP)

La più grande virtù del calcio è la sua capacità di allungare il tempo. Il calcio regala quegli stratagemmi di memoria che ti permettono di continuare a goderti una partita di 30 anni fa come se fosse accaduta ieri”. Lucia Taboada scrive su El Paìs “un messaggio per Christopher Nolan: il calcio annulla i principi più elementari della fisica”. Un messaggio di pace per lo sport più popolare e al contempo “arrabbiato” di tutti. Forse, è il senso del pezzo, non ce lo godiamo abbastanza nella sua leggerezza e profondità.

“Mentre ti permette di tornare a una partita di 30 anni fa ogni volta che vuoi, quello che personalmente mi piace di più è allungare il tempo il giorno dopo una vittoria. Ciò che mi piace, cioè, è il completo e attivo esultare che noi tifosi proviamo se la nostra squadra ottiene una vittoria importante. Il giorno dopo quella partita, inizia l’Operazione Tracking. Funziona meglio se hai uno o più alleati che si forniscono reciprocamente materiale audiovisivo. Va bene tutto: nuove giocate, nuovi replay di gol, dichiarazioni che non avevi sentito, immagini dentro lo spogliatoio che non avevi visto, opinioni che non avevi letto, registrazioni dagli spalti, messaggi sui social network, commenti sulle storie, trasmissione della partita sui canali internazionali, trasmissione della partita sui canali abituali della squadra rivale (qui la gioia è già assoluta)”.

“Per fortuna esistono anche dei veri professionisti in questa nobile arte di gongolare. Persone con dottorati di ricerca sulla dopamina dei postumi di una sbornia da calcio. Sono quelli che, ad esempio, montano video che seguono un singolo giocatore (normalmente quello che si è distinto di più) durante la partita in questione e lo caricano (gratuitamente!) sulle reti quasi senza rendersi conto di essere appena diventati emittenti universali di piacere”.

E’ una questione quasi filosofica, per il Paìs: “Cosa pensi sia meglio: la vittoria o il poterne godere? Ovviamente il secondo. Probabilmente penserai che questo sia un uso riprovevole e frivolo del tempo, che ci siano cose molto migliori su cui spenderlo. Sì, certo, ma ditemi: cosa c’è di più importante di qualche ora di puro e conveniente divertimento? In quei minuti di gioia sperimenterai quello che lo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi chiamava flusso o esperienza ottimale. Cioè, quando ci si sente così completamente assorbiti in un’attività che procura piacere e divertimento che si è in grado di astrarsi da tutto ciò che accade intorno. La vita è ancora là fuori con i suoi traumi, problemi e dispiaceri, ma che importa se per qualche minuto si può assistere per la quattordicesima volta all’ultimo rigore di Rüdiger contro il Manchester City?”.

Negli ultimi anni il calcio ha perso la capacità di sorprenderci. È davvero difficile vedere in uno stadio qualcosa che lasci senza parole e sospeso nel tempo. Ma quei giorni di flusso continuano ad esistere, sempre più rari, quindi sempre più preziosi. Nonostante tutta la monotonia, il rumore, la rigidità, il gioco d’azzardo, l’avidità, gli affari, gli interessi arbitrali, la corruzione, il razzismo, il machismo, la violenza, le disuguaglianze, le gerarchie; Nonostante tutto ciò che fa del calcio un’attività rinunciabile e perfino spregevole, prevale sempre l’unità base più intangibile: l’emozione. L’emozione genuina di alzarti la mattina e sapere che sì, oggi finalmente sì, potrai rivedere quella vittoria importante della tua squadra da tutte le angolazioni che Dio Internet ti offre”.

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