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Le parole scelte da Ferrero non sono casuali: la Juve accantona l’arroganza e cambia stile (Gazzetta)

Appena insediato come presidente, Ferrero ha parlato di «pacatezza e nessuna forma di arroganza», annunciando un’inversione di tendenza 

Le parole scelte da Ferrero non sono casuali: la Juve accantona l’arroganza e cambia stile (Gazzetta)
Foto dal sito della Juventus

Le parole scelte da Ferrero non sono casuali: la Juve accantona l’arroganza e cambia stile (Gazzetta)

Andrea Masala, sulla Gazzetta dello Sport, scrive della conferenza stampa della Juventus, ieri, con l’addio di Andrea Agnelli e le prime parole di Gianluca Ferrero come nuovo presidente. Testimoniano, sottolinea Masala, che il club bianconero cerca una svolta non solo a livello sportivo ed economico, ma anche nello stile.

“Parole, soltanto parole, per ora. In filigrana si coglie che la svolta non ci sarà soltanto con il rinnovo del Consiglio di Amministrazione, ma nello stile e nei toni. Alla prima occasione ufficiale, affiancato dall’ad Maurizio Scanavino,
Ferrero parla di «pacatezza e nessuna forma di arroganza», quasi ad annunciare un’inversione rispetto a un’epoca sì gloriosa, ma chiusa tra ombre e rovesci. La scelta di certi termini non è casuale. E non passa inosservata a proposito di una società che per decenni ha ripetuto, a qualsiasi livello, «Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta». Il motto è stato reso famoso da un gigante del Pantheon bianconero, Giampiero Boniperti, pluridecorato da giocatore e da massimo dirigente. Il noto proclama ha come naturale presupposto il machiavellico «Il fine giustifica i mezzi», non proprio un approccio morbido e senza protervia”.

Da ieri, sembra che ci sia un cambi di marcia.

“Una Juve più discreta riprova a tornare una vera Signora”.

Queste, ieri, le parole del nuovo presidente Juve, Ferrero:

“Come sapete, nei prossimi mesi ci aspettano delle sfide. Per le quali, come Consiglio di Amministrazione, riteniamo di avere esperienza, competenza e determinazione per difendere la Juventus, la nostra squadra in tutte le sedi. Cioè parlo evidentemente della sede penale, sportiva e civile. Lo faremo con determinazione, con rigore, lo faremo anche con pacatezza e senza nessuna forma di arroganza. Abbiamo sempre rispettato, rispettiamo e sempre rispetteremo tutti coloro che giudicheranno. Vogliamo uguale rispetto per noi, la società, la squadra. Per discutere con serietà e rigore, nelle sedi competenti, quelle che sono state le motivazioni del nostro agire. Vi ringrazio”.

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