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La Stampa di Elkann: alla fine è un massacro

Il commento di Garanzini: la Juventus che non prendeva gol da otto partite ne incassa 5 in poco più di un’ora. Napoli strepitoso e gravi demeriti

La Stampa di Elkann: alla fine è un massacro
Napoli's players celebrate after winning the Italian Serie A football match between Napoli and Juventus at the Diego-Maradona stadium in Naples on January 13, 2023. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)

La Stampa di John Elkann è tra i più impietosi con la Juventus sommersa di gol a Napooli: 5-1. Ecco il commento di Gigi Garanzini:

Dal corto muso al muso lungo. Alla fine è un massacro, la Juventus che non prendeva gol da otto partite ne incassa 5 in poco più di un’ora. Per merito di uno strepitoso Napoli, ma anche per gravi demeriti propri emersi a gioco lungo, dopo un primo tempo in cui aveva sì subìto ma creato più occasioni dei rivali. Una serata destinata agli annali.

Da dove cominciare? Beh, dai primi della classe. Dalla facilità di gioco del Napoli, dalla sua occupazione degli spazi, dal suo dilagare non appena la Juve non è più stata capace di ripartire. In copertina vanno Osimhen e Kvara, incontenibili: ma a parte qualche svarione difensivo nel primo tempo, due di Rahmani, poi di Kim sul gol bianconero, è stata la squadra a confermarsi di tutt’altro spessore. Sciolta e autorevole, convinta della propria superiorità e capace di ribadirla una volta di più, proprio nell’occasione più importante.

Aveva osato anche la Juve, in partenza, schierando quattro giocatori offensivi come Milik, Di. Maria, Chiesa e Kostic. Tanti per le abitudini di Allegri, forse troppi. Nel senso che la squadra è riuscita a pungere. Ma ha un po’ abbandonato a sé stessa una difesa che ha mostrato soprattutto in Bremer limiti che non si conoscevano.

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