ilNapolista

Il Napoli lo scorso anno crollò dopo l’Inter. Stavolta tante cose sono diverse (Guardian) 

L’anno scorso ci furono infortuni importanti ora il Napoli ha una rosa molto più profonda, soprattutto in attacco

Il Napoli lo scorso anno crollò dopo l’Inter. Stavolta tante cose sono diverse (Guardian) 
Mg Milano 04/01/2023 - campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Victor Osimhen

Il Napoli lo scorso anno crollò dopo l’Inter. Stavolta tante cose sono diverse (Guardian)

Il Guardian commenta la giornata di Serie A appena conclusa con un articolo a firma di Nicola Bandini. Che prende anche un po’ in giro il massimo campionato italiano per la scorpacciata di partite regalata ieri, con una maratona iniziata alle 12,30. I diritti tv servono a pagare le bollette, scrive il quotidiano, per cui le partite sono iniziate a ora di pranzo e sono andate avanti per tutta la giornata.

La partita analizzata più diffusamente è, naturalmente, la sfida serale tra Inter e Napoli a San Siro. Il Napoli ci è arrivato da primo in classifica, unica squadra imbattuta nei primi cinque campionati europei, reduce da 11 vittorie in Serie A e prima anche nel girone di Champions. Ma ha perso. Il Guardian ricorda l’intervista dei giorni scorsi, nella quale Lukaku aveva dichiarato di credere ancora nello scudetto, perché nel calcio «bisogna credere anche all’impossibile» e scrive:

Il Napoli, che ha totalizzato 37 gol in 15 partite, “ha creato solo un’occasione nel primo tempo“. L’Inter ha ingabbiato Kvaratskhelia e Osimhen, al quale Acerbi “si è attaccato come colla“. Il gol dell’Inter, arrivato al 56esimo, viene descritto come “un pezzo di calcio scintillante“.

Finora, continua il Guardian, Simone Inzaghi era stato criticato per le sostituzioni dettate dalla paura, per la sua abitudine a sostituire giocatori chiave se colpiti da un cartellino giallo o quando c’è un vantaggio da proteggere, ma ieri ha fatto l’opposto, sostituendo i suoi terzini con Dumfries e Gosens, più noti per il lavoro offensivo che per quello difensivo, “sfidando il Napoli a impegnarsi troppo nella ricerca del pareggio“.

L’Inter ha vinto. Prima squadra capace di battere il Napoli, come l’anno scorso.

“È facile dimenticare come la squadra di Luciano Spalletti abbia iniziato il 2021-22 con un’imbattibilità di 12 partite, prima che una crisi invernale la facesse uscire dalla lotta per il titolo. Potrebbe esserci una ripetizione? È troppo presto per dire se questo risultato rifletta una perdita di concentrazione durante la pausa dei Mondiali, ma questa volta le circostanze sono diverse. Il crollo del Napoli è coinciso con gli infortuni di giocatori chiave – tra cui Osimhen e Giovanni Di Lorenzo – che ora sono sani. Inoltre, il club ha una maggiore profondità in avanti con gli acquisti estivi di Raspadori e Giovanni Simeone. Ciò che è chiaro è che una corsa al titolo che alcune persone credevano fosse finita ha ancora molta strada da fare. L’Inter è a otto punti dalla capolista, ma i vicini hanno ridotto il divario a cinque e la Juventus a sette. I bianconeri, guarda caso, sono alle prese con sette vittorie consecutive in campionato”.

Ma non è detto che quanto successo ieri sia definitivo.

“La Serie A ha offerto una festa di calcio mercoledì, ma come sa ogni nuovo anno, non è quello che mangi il primo giorno che determina il tuo successo nel raggiungimento degli obiettivi a lungo termine”.

 

ilnapolista © riproduzione riservata