Argentina in finale, 3-0 alla Croazia. Fa il trascinatore anche in Nazionale, grande azione sul terzo gol. Croati ingenui ma potevano fare solo gli sparring partner
È il Mondiale di Lionel Messi. In finale può succedere qualsiasi cosa, bisognerà vedere contro chi giocherà l’Argentina. Ma Messi si è messo alle spalle la sconfitta iniziale con l’Arabia Saudita e ha cominciato a macinare calcio e ha anche impressionato per personalità. L’Argentina ha annientato la Croazia in semifinale: 3-0. Partita senza storia. Poi si potrà dire, ma nessuno se ne ricorderà, che la Croazia ha commesso due madornali ingenuità sui primi due gol. Ma il calcio è questo. Se commetti errori simili in semifinale al Mondiale, è giusto che tu perda.
Sul primo gol, Gvardiol arretra e non sale per il fuorigioco, si fa infilare da Julian Alvarez che va dritto per dritto verso la porta, e viene abbattuto dal portiere. Subito dopo, la Croazia prende gol direttamente su azione di calcio d’angolo a proprio favore: perde palla e subisce il contropiede ancora con Alvarez.
Grande protagonista è stato Julian Alvarez che ha segnato due gol e ha procurato il rigore dell’1-0 ovviamente trasformato da Messi con una mazzata sotto la traversa. Messi poi dà spettacolo sul gol del 3-0 con una grandissima azione personale lungo il fallo laterale, finta e controfinta all’avversario, e poi pallone arretrato per l’onnipresente Alvarez che segna il 3-0.
Stavolta nessuno potrà dire nulla a Messi, non ci sono bobo, atteggiamenti scorretti nei confronti degli avversari, segno che si sente anche più sicuro. È stato fin qui il Mondiale di Messi. Gli manca una partita alla consacrazione definitiva. In questo Mondiale ha dimostrato di saper essere un condottiero, un trascinatore, cosa che fin qui gli era riuscito solo nello strepitoro Barcellona.
Lele Adani non deve aspettare, ecco il suo commento al terzo gol:
Incredibile, alzatevi in piedi, la dinamica del calcio è l’impensato, è il football. Solo nel genio di Messi c’è una giocata così, che riporta Maradona in un campo da calcio, dribbla tutti anche i cammelli del deserto e dà la palla a Julian Alvarez, questo sta facendo Messi.
Slalomeggia lungo la linea laterale. Non lo prendono mai. Non lo vedono mai. Arresto, ripartenza, non c’è spazio, lo genera. Lo inventa. Dribbla tutti gli uomini, elargisce amore a tutti attraverso una palla da calcio. Questo sta facendo Messi, ridisegna i confini del suo destino, questo sta facendo, influisce su tutti Stefano, compagni, avversari, tutti quanti.
Sono gli occhi di un fuoriclasse, di un bambino che ama il calcio, lo elargisce a tutti quanti, anche a chi non sa amare, aprite il cuore e ringraziate Messi che sta giocando ancora per tutti quanti, questa è l’unica cosa da dire.