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La Nazionale francese contro la Federazione: «dopo la finale volevano farci viaggiare low cost»

Le Parisien svela gli scontri sui risparmi: i giocatori hanno pagato il volo dei familiari, alcuni dello staff senza schede Sim. Deschamps ha fatto da parafulmine

La Nazionale francese contro la Federazione: «dopo la finale volevano farci viaggiare low cost»
France's coach Didier Deschamps looks on during the Qatar 2022 World Cup final football match between Argentina and France at Lusail Stadium in Lusail, north of Doha on December 18, 2022. (Photo by JACK GUEZ / AFP)

Scontri a Doha tra la Nazionale francese e la Federazione. Motivo? I soldi. Il presunto eccesso di tirchieria della Fff (federcalcio francese). È Le Parisien a pubblicare indiscrezioni sull’esperienza a Doha della nazionale francese.

“Durante le cinque settimane in Qatar non tutto è stato roseo tra la Nazionale e la Federazione. Lentamente, davanti a una serie di piccoli accorgimenti per risparmiare, le incomprensioni si sono trasformate in tensioni prima tra lo staff, poi tra i giocatori.

Le Parisien continua: “I collaboratori si sono lamentati per diversi problemi finanziari che hanno fatto nascere una certezza all’interno del team: non solo la Federazione non ha fatto nulla per aiutarli, ma ha messo loro i bastoni tra le ruote.

Alcuni membri dello staff non hanno ricevuto le schede Sim e i telefoni abilitati in Qatar per poter chiamare a casa, oppure la richiesta disattesa di richiamare i colori della bandiera francese nella hall dell’albergo dove alloggiavano fino al volo di ritorno più conveniente.

Per Le Parisien non sono lamentele da privilegiati:

Per il grande pubblico, questo può sembrare aneddotico, persino capriccioso, per i calciatori di alto livello. Ma nel contesto di una competizione importante, Deschamps sa che tutto deve funzionare per la vita di un gruppo. Secondo alcune fonti, l’allenatore ha fatto da parafulmine per preservare il più possibile le truppe, ma ha continuato a navigare tra incomprensioni e rabbia per questa serie di piccoli contrattempi.

E continua: “Se le famiglie dei membri dello staff tecnico sono potute andare a Doha, è perché i giocatori hanno deciso di contribuire per offrire loro il viaggio. Viaggio che inizialmente non era previsto dalla Federazione. Tre giorni prima della finale, i Blues hanno appreso che, vincitori o vinti, la FFF aveva prenotato loro un volo low cost con Air Portugal. Di fronte alla protesta, la Federazione ha noleggiato un volo Air France su cui alcuni membri, non i giocatori, erano in classe economica. Alcuni membri dello staff della Federazione hanno scoperto all’aeroporto, dopo la finale, che il loro volo previsto per la sera stessa alle 23.30 era stato cancellato. Hanno quindi dovuto trascorrere quasi ventiquattr’ore in aeroporto senza che nessuno pensasse o volesse pagar loro una notte in albergo“.

Le Parisien cita alcune voci che provengono dallo staff affermano: «Abbiamo portato milioni di euro alla FFF con il secondo posto posto e volevano riportarci indietro contando i soldi. È patetico»

Il colpevole però non è Le Graet, presidente della Federcalcio francese, bensì Florence Hardouin, il vice direttore generale. Deschamps non ha voluto alzare polveroni ma da fonti vicine al commissario tecnico ammettono che lo stesso non pensava che una federazione ex campione del mondo si comportasse in questo modo.

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