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Il rancore di Xhaka per la Serbia, la Fifa pensa a una squalifica

Con un brutto gesto ha provocato l’ira del secondo portiere serbo Rajkovic. Spintoni anche con Milenkovic.

Il rancore di Xhaka per la Serbia, la Fifa pensa a una squalifica
Baku (Azerbaigian) 20/06/2021 - Euro 2020 / Svizzera-Turchia / foto Uefa/Image Sport nella foto: Granit Xhaka -Dorukhan Tokoz

Al Mondiale abbiamo visto giocatori portarsi la mano alla bocca e uscire dal torneo e abbiamo visto un giocatore, Xhaka, che porta la mano lì dove non batte il sole e approda agli ottavi.

È successo durante Serbia – Svizzera, partita dall’enorme tasso di nervosismo e peso politico per via dei giocatori svizzeri di origine kosovare, proprio come Xhaka, l’autore del bruttissimo gesto, ora passibile di sanzione da parte della Fifa.

La partita non è stata delle più tranquille, la vittoria della Svizzera per 3 – 2 regala agli elvetici il pass per gli ottavi di finale del Mondiale ma la storia della partita racconta di animi piuttosto accesi durante tutti i 90′.

Già nel Mondiale precedente si era giocata la stessa partita, lo stesso premio in palio, lo stesso nervosismo in campo sfociato alla fine con l’esultanza polemica di Shaqiri che mimava l’aquila, simbolo dell’Albania (anche lui ha origini kosovare).

Ieri sera Xhaka passando vicino la panchina serba ha ben pensato di mettersi in mostra mettendo la mano destra sulle parti basse indirizzandosi a quanti sedevano affianco allo staff serbo. Il gesto non è andato giù soprattutto al portiere di riserva Rajkovic.

Il retroscena rivelato da CorSport parla di un possibile riferimento alla polemica che infiamma i giornali di Belgrado. Sembra che Vlahovic sia andato a letto con la moglie del portiere serbo (il giocatore ha smentito tutto). Per questo motivo il gesto di Xhaka ha fatto infuriare soprattutto Rajkovic.

Al fischio finale, la partita ha registrato undici ammoniti, sette nella Serbia e quattro nella Svizzera. Per qualche minuto, l’arbitro Rapallini ha perso il controllo, lasciando colpevolmente sfogare i giocatori in campo. Prima del gesto, ancora protagonista il centrocampista dell’Arsenal. Dopo un contrasto in area sono volati spintoni fra lui e Milenkovic.

Xhaka ha un conto in sospeso con la Serbia. A fine partita il centrocampista ha festeggiato la vittoria indossando una maglia a dir poco polemica. Sulla t-shirt si poteva leggere con chiarezza il cognome di Jashari. Lo sottolinea As, e aggiunge che il riferimento conduce probabilmente al fondatore dell’UCK (Esercito di liberazione del Kosovo) giustiziato insieme ad altre 60 persone dall’esercito serbo nel 1998.

Shaqiri decisamente più calmo del compagno di squadra, si è “limitato” a zittire i tifosi serbi. Una partita, quella fra Serbia e Svizzera, che va al di là dello sport. Adesso la Fifa prenderà provvedimenti contro il centrocampista della Svizzera che in mondovisione ha esagerato senza se e senza ma. Il rischio è una squalifica per l’ottavo di finale.

 

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