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Torino, Cairo prepara il rinnovo per Juric: contratto fino al 2025 da 2,3 milioni a salire

Se la squadra si qualificasse in Champions il tecnico arriverebbe a 3 milioni. Diventerà l’allenatore più pagato in 17 anni di presidenza Cairo

Torino, Cairo prepara il rinnovo per Juric: contratto fino al 2025 da 2,3 milioni a salire
Mg Nizza (Francia) 30/07/2022 - amichevole / Nizza-Torino / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Ivan Juric

Il Torino prepara il rinnovo di Ivan Juric. Tuttosport riporta le cifre su cui si lavora e scrive che Cairo apprezza i metodi di lavoro del suo allenatore, i progressi della squadra ma soprattutto il cambio di passo nel dialogo con il club e con Vagnati, dopo il litigio di luglio. Il patron è pronto ad offrire al tecnico un contratto migliore.

“Un contratto più bello, lo ha definito. Con una scadenza procrastinata almeno sino al 2025 (l’attuale è fissata per il ‘24) e un aumento di ingaggio sensibile. Si parla di un nuovo contratto con emolumenti a salire da un tetto minimo sui 2,3 milioni netti il primo anno, sino a 2,5: e, questo, restando al fisso, senza neanche toccare l’argomento variegato dei bonus. Per dire: Cairo da anni inserisce sempre anche la qualificazione in Champions nei contratti dei giocatori e dei tecnici (Juric arriverebbe a 3 milioni, a quel punto), oltre ai gradini connessi all’accesso alla Conference League o all’Europa League. E, naturalmente, alla vittoria della Coppa Italia. Un triennale da 2 milioni più bonus firmato nel 2021, e adesso un prolungamento da 2,3/2,5 milioni netti, sempre più premi: mai Cairo ha pagato così tanto un tecnico”.

Juric, negli ultimi tempi, ha mitigato la sua vis polemica. Cosa che Cairo ha gradito. Il quotidiano sportivo torinese ricorda le ultime dichiarazioni dell’allenatore.

«Io ho sempre valorizzato i giocatori. E se i presidenti mi garantiscono contratti così importanti è proprio perché i giocatori con me crescono di valore. Ci sono tante cose da migliorare, questa squadra probabilmente non esploderà, ma ha un percorso da seguire. Dobbiamo ritrovare la stabilità societaria e non far perdere al presidente i soldi che aveva perso negli anni precedenti. Dobbiamo abbassare il costo del lavoro, portare al massimo i giocatori, dare
anche al presidente una spinta e crescere ulteriormente con il tempo. Sono molto soddisfatto di quanto fatto dalla squadra. C’è ancora tantissimo da fare, ma al Filadelfia posso lavorare come voglio, prendo liberamente ogni scelta legata alla formazione e agli allenamenti».

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