ilNapolista

Richarlison l’anti-Neymar, il mondo ha scoperto il suo impegno civile

El Mundo ricorda il suo impegno contro il negazionismo vaccinale di Bolsonaro, per la foresta amazzonica, contro il razzismo

Richarlison l’anti-Neymar, il mondo ha scoperto il suo impegno civile
Brazil's forward #09 Richarlison strikes the ball next to Serbia's defender #05 Milos Veljkovic to score his team's second goal during the Qatar 2022 World Cup Group G football match between Brazil and Serbia at the Lusail Stadium in Lusail, north of Doha on November 24, 2022. (Photo by Giuseppe CACACE / AFP)

El Mundo dedica un approfondimento a Richarlison l’attaccante che salvato il Brasile nella gara d’apertura contro la Serbia: la doppietta e un gol straordinario che lo hanno proiettato al centro dell’attenzione mediatica internazionale. Con unico oppositore: Antonio Cassano (citato anche dal Mundo) che continua a definirlo «una pippa».

El Mundo scrive che quel gol ha portato a Richarlison più di quattro milioni di follower su Instagram.

Dopo il suo gol in sforbiciata, Richarlison ha conquistato più di quattro milioni di nuovi follower sul suo account Instagram (si sta avviando ai 13,3 milioni). E ora tutti conoscono quelle azioni che in precedenza sono passate molto più inosservate, come le sue accuse contro la deforestazione, le sue donazioni a favore della lotta contro il cancro (dal 2017 offre denaro all’Istituto di beneficenza Padre Roberto Lettieri di San Paolo), le sue denunce contro il razzismo (una banana gli fu lanciata al Parco dei Principi di Parigi durante l’esultanza per un gol in amichevole contro la Tunisia), o lo sforzo che ha profuso affinché i brasiliani fossero vaccinati in pieno negazionismo Covid di Bolsonaro.

Ricorda El Mundo che Richarlison ha sostenuto tante cause sociali importanti, alcune delle quali fastidiose per l’ex governo di estrema destra di Jair Bolsonaro di cui Neymar è stato attivista.

El Mundo ricorda la tradizione negativa del Brasile con i centravanti. Almeno dal 2002 ultimo Mondiale vinto dai verdeoro: allora c’era Ronaldo il fenomeno. Nel 2010, il centravanti era Luis Fabiano: segnò tre gol e il Brasile uscì ai quarti. Nel 2014 Fred non segnò neanche un rete. Così come Gabriel Jesus nel 2018.

ilnapolista © riproduzione riservata