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Cronaca di una sconfitta meravigliosa

Primi in un girone che in molti definivano di ferro e che di certo non bisogna per questo sminuire. Primi giocando a pallone con la testa ovunque, non solo nel dettame tattico.

Cronaca di una sconfitta meravigliosa

Il Napoli che perde a Liverpool, ad Anfield Road, tra mito e voglia di immediato futuro è un Napoli che è davvero bello da vedere. In ogni senso, in ogni logica compresa o immaginata, in ogni aspetto definito o indefinito. Questo Napoli che perde ci piace perché è umano.

“It’s been a hard day’s night”

Staccatosi d’improvviso dai proclami e dai sogni dei tifosi, dei proclami e delle incertezze dei giornalisti o presunti tali, questo Napoli è reale, è vero, è per l’appunto umano. Perde e perde in un modo sublime, nonché indolore. Primi nel girone in ogni caso, prestazione ottima, di chi arriva nella terra che fu dei Beatles e di Steve Gerrard ed ha voglia di imporsi. Alla fine due episodi che quasi potrebbero definirsi isolati, anche se chiaramente il giornalismo campano interpreterà il tutto al contrario. Episodi che non macchiano l’immagine di una prestazione egregia, una sconfitta meravigliosa. 

Primi nonostante la sconfitta

Primi in un girone che in molti definivano di ferro e che di certo non bisogna per questo sminuire. Primi giocando a pallone con la testa ovunque, non solo nel dettame tattico. Primi tra numeri impressionanti e prestazioni complessivamente da sogno. In pochi, in Europa hanno avuto forse lo stesso sublime gusto nel seguire la propria squadra del cuore intenta a prendere a pallonate chiunque, ribadiamo.. chiunque. Il Napoli perde e questo ci piace, perché perdendo si è scrollato forse di dosso quella purezza, quell’incanto che ne facevano qualcosa di troppo alto per i palati ruvidi dell’appassionato e dell’addetto ai lavori medio. Si perde e tutti noi siamo felici. Via l’immagine della perfezione, via conteggi, previsioni e disquisizioni senza apparente senso logico, e di fatto utilità. Perdiamo e guardiamo avanti, alla prossima gara, alla prossima prova del nove, perché è chiaro, quando si parla di Napoli la gara decisiva sarà sempre la prossima. Fatevene una ragione voi tutti. 

Godiamoci questo momento, questa squadre e tutto quello che per la testa può passarci ammirandola. Bergamo ostile o coccolona poco importa, la prossima gara sarà di quelle che fanno la tempra, che definiscono ancora di più la visione, che danno esperienza e consapevolezza. Vincere, questa la parola d’ordine, certo. Però perdere, in questo modo qui, come a Liverpool.. che meraviglia.

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