I whatsapp del medico: “L’uomo grasso tirerà le cuoia”. Il sospetto che qualcuno gli abbia dato cocaina. “Tutto coerente con la sua vita”
Il Guardian scrive della morte di Maradona, un’addio che non trova pace. Un campione martoriato anche nell’al di là tra continue denunce, pretese di eredità e nuove perizie sulla morte del Pibe de Oro.
“Maradona è morto all’età di 60 anni”, quasi quattro anni fa. “Il motivo per cui si parla ancora di lui adesso è che, sebbene la sua vita terrena sia sempre stata difficile, la sua vita nell’aldilà è diventata una storia dell’orrore. È stato adorato, demonizzato e pianto. In questo momento è al centro dei tribunali. Le dispute su tasse, successioni e proprietà intellettuale continuano a imperversare. E questa settimana c’è stata un’altra svolta sorprendente nella continua profanazione della morte di Maradona“.
Il post-morte di Maradona rimane per ora uno spettacolo tossico
Scrive il Guardian:
“C’è già stata un’importante inchiesta sulla sua morte da parte di una commissione medica formata da 20 persone. Nel 2021 si è accertato che l’équipe medica che si occupava di lui aveva agito in modo “sconsiderato”. Nell’aprile dello scorso anno è stato annunciato il medico di Maradona, il neurochirurgo di Maradona, lo psichiatra di Maradona, il suo psicologo, l’assistente domiciliare, il coordinatore sanitario e le due infermiere capo di Maradona. Tutti sotto processo per il reato di omicidio“.
Il neurochirurgo del Pibe, Leopoldo Luque, ha ora commissionato una perizia medica di parte. Secondo questa perizia, Maradona sarebbe morto per il battito cardiaco irregolare causato da una fonte “esterna”, “con la novità che qualcuno non identificato gli abbia dato della cocaina mentre giaceva in quello che sarebbe diventare il suo letto di morte“.
Il tribunale ha respinto questa ricostruzione. Il dottor Luque è quello che annunciava in lacrime poco dopo la sua morte: «Se ero responsabile di qualcosa con Diego, era di amarlo». Poi però sono trapelati i suoi messaggi WhatsApp con un socio in affari: «L’uomo grasso finirà per tirare le cuoia».
Tutto quello che è successo e succederà dopo la morte di Diego è profondamente triste:
“E sì, tutto questo è orrendo, non sorprende ed è del tutto coerente con la vita di Diego, dall’infanzia povera agli shock della sua carriera, fino all’attuale spirito inquieto, un corpo che nessuno sembra voler mettere a riposo. Il post-morte di Maradona rimane per ora uno spettacolo tossico, la sua vita un atto d’accusa nei confronti di uno sport cannibale, sempre pronto ad azzannare e a sfruttare per alimentare lo spettacolo, ma nasconde gli aspetti più duri“.