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Stasera la Libertadores brasiliana tra il Flamengo e il Paranaense di Scolari

Per la quarta volta consecutiva vincerà una formazione del Brasile. Si gioca in Ecuador. Nel 2019 il Flamengo sconfisse il River grazie a Gabigol

Stasera la Libertadores brasiliana tra il Flamengo e il Paranaense di Scolari
Si disputerà questa sera, alle 22 italiane (in diretta televisiva su Dazn), la finale della 63esima edizione di Copa Libertadores. Si sfideranno l’Athletico Paranaense, guidato dell’ex Commissario Tecnico della Seleção Felipe Scolari, che in semifinale ha avuto la meglio sul Palmeiras, e i vicecampioni in carica del Flamengo (freschi vincitori della Copa do Brasil, avendo la settimana scorsa superato, ai calci di rigori, la doppia sfida con i paulisti del Corinthians…), in quella che sarà la terza finale consecutiva della competizione che vedrà affrontarsi per la conquista del titolo due compagini brasiliane.
Finale – in programma stasera allo stadio Monumental “Isidro Romero Carbo” di Guayaquil, in Ecuador – che decreterà campione del Sudamerica, per la quarta volta di seguito (nonché la 22.esima in totale), una squadra brasiliana dopo la doppietta del Palmeiras e il successo del Flamengo nel 2019. Il Flamengo si impose in finale sugli argentini del River Plate per 2-1, rimontando lo svantaggio iniziale grazie ad una clamorosa doppietta realizzata negli ultimi minuti dal centravanti ex Inter Gabriel Barbosa “Gabigol”.
Un atto conclusivo tutto a tinte rossonere, quindi, nel quale i carioca (alla seconda finale consecutiva, nonché la terza negli ultimi quattro anni…) cercheranno di portare a casa la Coppa per la terza volta (dopo quella di tre anni fa e quella conquistata nel lontano 1981), mentre gli uomini di Scolari (anche lui a caccia del suo terzo trionfo personale, avendo già vinto la Libertadores in due occasioni, ossia nel 1995 alla guida del Gremio e nel 1999 con il Palmeiras, alle quali si aggiunge la finale persa nel 2000, sempre col Palmeiras, per un totale di quattro finali), sono alla ricerca della loro prima affermazione nel più importante torneo calcistico dell’America latina, dopo la finale persa nel 2005 contro i connazionali del San Paolo e le due vittorie conseguite in Copa Sudamericana (quella dello scorso anno nel derby tutto brasiliano con il Red-Bull Bragantino e quella del 2018 contro i colombiani dell’Atletico Junior).
Come visto quella di stasera sarà per l’Athletico Paranaense la quarta finale continentale (Copa Sudamericana2018 e 2021, Copa Libertadores 2005 e 2022) e ben tre delle quali contro squadre brasiliane (San Paolo, Red-Bull Bragantino e Flamengo); inoltre per i rossoneri di Curitiba si tratta del quinto “grande appuntamento” raggiunto negli ultimi cinque anni, dal momento che, oltre alle due finali vinte in Copa Sudamericana del 2018 e 2021, il Furacão ne ha disputate altrettante in Copa do Brasil: nel 2019 (quando ha vinto il trofeo avendo la meglio sull’Internacional di Porto Alegre) e nel 2021 (quando invece è stata superata dall’Atletico Mineiro). Il tutto al netto delle tre finali vinte nel Campeonato Paranaense (2018, 2019, 2020), le due finali di Recopa Sudamericana (nelle quali la squadra paranaense è stata sconfitta dal River Plate nel 2019 e dal Palmeiras nel 2022) e quella di Supercoppa del Brasile nel 2020 (persa proprio contro il Flamengo), per un totale di ben undici finali disputate, in tutte le competizioni, dal 2018 ad oggi.
Quella tra Flamengo e Athletico Paranaense sarà, in totale, la sesta finale di Copa Libertadores che vedrà contrapposte due squadre della stessa nazione, la quinta tra due brasiliane: alle già citate finali tra Palmeiras e Flamengo dello scorso anno, tra Palmeiras e Santos di due anni fa e quella tra Athletico Paranaense e San Paolo del 2005, si somma un’altra finale tutta brasiliana nel 2006 tra San Paolo e Internacional (vinta da quest’ultima) e il “superclasico” argentino River Plate-Boca Junior del 2018, che ha visto il trionfo dei “millonarios” in un atto conclusivo caratterizzato da violenti scontri tra le due tifoserie, tanto che la partita di ritorno fu dapprima rinviata e poi successivamente disputata in campo neutro al Santiago Bernabeu di Madrid! Fu quello l’ultimo epilogo di Libertadores a tenersi in due gare di andata e ritorno, dal momento che, a seguito dei numerosi incidenti registrati, la Conmebol decise di adottare la formula, già in vigore in Europa, della finale secca in una sede prestabilita.
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