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Nicola: «Contemporaneità? Non voglio alibi di nessun genere, la Salernitana gioca domani»

«La mia squadra deve togliersi dalla testa preconcetti e pensieri che non dipendono da noi. Odio il luogo comune “padroni del nostro destino”»

Nicola: «Contemporaneità? Non voglio alibi di nessun genere, la Salernitana gioca domani»
Db Milano 04/03/2022 - campionato di calcio serie A / Inter-Salernitana / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Davide Nicola

«Non è questo il momento e non è questa la sede per parlare della questione della contemporaneità, vi dirò in futuro come la penso su queste dinamiche. In questo percorso ci siamo trovati di fronte diverse situazioni particolari, per me la mia squadra deve togliersi dalla testa preconcetti e pensieri che non dipendono da noi. Alla Salernitana tocca giocare domani, le altre non ci devono interessare. Non voglio alibi, di nessun genere»

Rifiuta la cultura dell’alibi l’allenatore della Salernitana Davide Nicola. È anche grazie a questo atteggiamento ch’è riuscito a salvare il Crotone e a tirare fuori i granata dalla zona retrocessione dopo oltre duecento giorni. «Il percorso è straordinario ma vediamo cosa otterremo alla fine», ha detto. Nessun alibi e nessun rimpianto.

«Non ho nessun rimpianto e nessun rammarico. La partita col Cagliari è finita come doveva finire, le squadre si sono affrontate cercando di vincere. Volevamo i tre punti, abbiamo fatto il massimo, non è andata così. Guardiamo avanti. Io non chiedo nulla ai miei giocatori, so quello che mi possono dare. Sono intransigente sugli allenamenti e tutti i calciatori mi hanno dato il massimo, a prescindere dal minutaggio. Il giocatore vuole esprimere se stesso e basta, è il contorno che fa mille calcoli o ragionamenti. Odio il luogo comune “padroni del nostro destino”: a noi tocca andare in campo e fare ciò che sappiamo e su cui abbiamo lavorato, su certi concetti sono maniacale. Gli atteggiamenti e i comportamenti sono l’aspetto fondamentale, ciò che crea identità. Questo gruppo ha valori morali che mi hanno colpito sin dal primo giorno»

 

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