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Rangnick: «Non ho chiesto a Ronaldo se sia felice. Non è importante, l’importante è che sia in forma»

In conferenza stampa: «Abramovich? Non è coinvolto solo lui. Anche in Arsenal ed Everton c’erano quote di proprietà degli oligarchi russi»

Rangnick: «Non ho chiesto a Ronaldo se sia felice. Non è importante, l’importante è che sia in forma»
2020 archivio Image Sport / Calcio / Lipsia / Ralf Rangnick / foto Imago/Image Sport

Il tecnico del Manchester United, Ralf Rangnick, ha parlato in conferenza stampa commentando il momento di Cristiano Ronaldo.

“Ha ripreso ad allenarsi ieri. Si è allenato per tutta la seduta e mi aspetto che si alleni anche oggi. Si è allenato bene, come il resto del gruppo, quindi penso che possa essere disponibile per domani. Se ci sono problemi? Non so cosa intendete per problemi. Non gli ho chiesto se è felice qua al Manchester United. Per me non è importante, è importante che stia in forma”.

Rangnick ha anche parlato delle sanzioni del governo inglese al Chelsea.

“Nessuno in questa stanza poteva prevedere tre-quattro settimane fa ciò che ora sta succedendo. Penso che dovremmo stare molto attenti a incolpare qualcuno per aver fatto questo o quello. Quel che sta succedendo non poteva essere previsto. Non solo il Chelsea è coinvolto, dato che Roman Abramovich è il proprietario, ma anche in Arsenal e all’Everton, c’erano alcune quote di proprietà degli oligarchi russi”.

Sulla guerra in Ucraina:

“Questa situazione influisce su tutto. Colpisce il calcio, il modo in cui il gas e il petrolio vengono consegnati ai paesi europei. Alla fine colpisce tutti. In questo momento, qui in Inghilterra o in Germania o in altri paesi europei, anche se siamo solo a due ore e mezza di distanza dall’Ucraina, non ci riguarda, ancora, direttamente. Ma sarei sorpreso se, nel caso la guerra dovesse andare avanti, non ci riguardasse”.

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