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Dazn, davvero Dal Pino vuol far crederci che la Lega Seria A è vittima e impotente?

Il calcio pensa ancora una volta di farla franca, crede di essere un bene primario. La realtà sembra un’altra e il mercato potrebbe svegliarli bruscamente

Dazn, davvero Dal Pino vuol far crederci che la Lega Seria A è vittima e impotente?
Db Milano 23/05/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Udinese / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Valentina Vezzali-Paolo Dal Pino

Anche oggi, alla sesta giornata di campionato, Dazn ci regala la certezza quotidiana: a molti utenti il segnale non arriva. Continuano a registrarsi disturbi sulla trasmissione, nella migliore delle ipotesi i ritardi che al momento sembrano inevitabili in streaming. È capitato con Spezia-Milan e ancora con Inter-Atalanta. Sui social c’è il solito coro di lamentele che ormai non fa più notizia.

È singolare, invece, e fa notizia l’atteggiamento della Lega Serie A che è l’unica responsabile dell’assegnazione dei diritti tv all’emittente. Non secondo il presidente Dal Pino (peraltro manager vero, uno dei pochissimi nel mondo del calcio) che oggi ha dichiarato che la Lega può solo protestare.

Nel mondo reale, quello che il calcio sembra non contemplare affatto, chi paga un servizio dovrebbe vederselo assicurato. La visione delle partite non è un regalo e nemmeno un’elemosina. Io pago e usufruisco di un servizio. Vale per il bus, il cinema, l’energia elettrica. Ci siamo capiti.

La Lega Serie A adesso vuol recitare il ruolo del consumatore privo di rappresentanza. Un travestimento che a noi appare improbabile. Ora, premesso che il calcio è un bene voluttuario e quindi nessuno morirebbe senza calcio, la Lega dovrebbe  assumersi le proprie responsabilità. Non lo farà. Per fortuna, però, potrebbe farlo il mercato. Principalmente attraverso gli sponsor che hanno minacciato uno sciopero bianco. Ci sembra che le dichiarazioni di Dal Pino siano mosse proprio dalla preoccupazione di perdere gli sponsor. Per questo, il mondo del calcio fa finta di intervenire inviando lettere di protesta a Dazn e lasciando trasparire che stanno pensando a piani B.

La nostra impressione è che il calcio creda sempre di farla franca. Anche perché si percepisce bene primario, essenziale. Dal Pino e i presidenti di Serie A non hanno capito che non lo sono più. Basterebbe leggere il comunicato di Tim per capire che non è così. Non è difficile arrivarci.

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