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Scuola, per rientrare in classe dopo il Covid è necessario il doppio tampone negativo

Lo stabilisce la nuova circolare del Ministero della Salute. In caso di sintomi studenti e personale dovranno effettuare il tampone e avere priorità sugli altri. Da lunedì le scuole invieranno i dati sulle assenze in un database

Scuola, per rientrare in classe dopo il Covid è necessario il doppio tampone negativo
Blood sample with respiratory coronavirus positive

Gli studenti (e il personale scolastico) che saranno contagiati dal Covid potranno rientrare in classe solo dopo due tamponi negativi. Lo stabilisce una circolare del Ministero della Salute datata 24 settembre. Un documento che chiarisce come debbano essere compilati gli attestati di guarigione per alunni o operatori scolastici che abbiano sintomi compatibili con il virus.

In caso di comparsa di sintomi compatibili con il Covid, ovvero febbre, tosse secca o perdita del gusto, i pediatri e i medici di famiglia devono intervenire «tempestivamente» prescrivendo il tampone. Il tampone a studenti e operatori deve avere la priorità su quello di tutti gli altri.

Nel caso in cui il tampone sia positivo, la circolare prescrive che

“Per il rientro in comunità bisognerà attendere la guarigione secondo i criteri vigenti”,

cioè l’effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro con un esito doppio negativo, cui potrà seguire la fine dell’isolamento.

“L’alunno o l’operatore scolastico – si legge – rientreranno a scuola con attestazione di avvenuta guarigione e nulla osta all’ingresso o rientro in comunità“.

Qualora invece il tampone fosse negativo, sarà il medico a valutare l’opportunità di un secondo tampone. Poi, il ragazzo, o l’operatore, potrà tornare a scuola una volta guarito.

Nel caso in cui venisse riscontrasse una patologia diversa da Covid-19, la persona rimarrà a casa fino a guarigione clinica seguendo le indicazioni del medico. Se l’alunno o l’operatore sono invece conviventi di un caso accertato, verranno posti in quarantena. Eventuali loro contatti stretti, come i compagni di classe dell’alunno in quarantena, invece,

“non necessitano di quarantena, a meno di successive valutazioni del Dipartimento di Prevenzione in seguito a positività di eventuali test diagnostici sul contatto stretto convivente di un caso”.

Il Corriere della Sera scrive:

Da lunedì prossimo ogni scuola dovrà inviare i dati sulle assenze in un database: servirà a monitorare i casi ed eventuali focolai“.

 

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