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Da gennaio il Napoli è il club che ha speso di più in Europa: 140 milioni, senza cedere nessuno

In Italia la Juventus ne ha spesi 105, ma ha venduto Pjanic ed Emre Can. Il club potrà essere superato da United e Chelsea (al momento, però, no)

Da gennaio il Napoli è il club che ha speso di più in Europa: 140 milioni, senza cedere nessuno
foto Ciambelli

Quella che il Napoli sta conducendo da gennaio è una campagna acquisti senza precedenti. La mole di risorse investite dalla società finora, quantificabile in circa 140 milioni di euro, è enorme e ed è ancora più incredibile per due aspetti. Il primo è che nessuno ad oggi in Serie A nel 2020 ha investito quanto De Laurentiis, e anche in Europa si fatica a trovare chi abbia speso le stesse cifre. Il secondo, invece, è che gli azzurri non hanno ancora ceduto alcun calciatore. Ce ne sono diversi in uscita, come Koulibaly, Allan e Milik, giocatori di livello che hanno mercato, ma intanto seppur relativo il club ha assunto un rischio dal punto di vista economico.

Il cambio di strategia si spiega principalmente per la previsione della rivoluzione che ci sarebbe in estate. Giuntoli ha preso già a gennaio alcuni sostituti dei giocatori che sarebbero andati via a stagione finita: Demme per Allan, Politano per Callejon, Rrahmani per Koulibaly. L’arrivo di Lobotka si può leggere sia per dare profondità alla rosa sia nel caso in cui Fabian Ruiz fosse stato ceduto, mentre quello di Petagna sembra più un movimento di player trading vista la quantità di attaccanti presenti attualmente in rosa.

Insomma, a gennaio sono stati investiti circa 90 milioni. In un periodo in cui l’Inter è riuscita ad assicurarsi Eriksen (ma era in scadenza), il Milan ha riaccolto Ibrahimovic e la Juventus ha comprato il gioiellino Kulusevski. A questo punto, sarebbe stato lecito aspettarsi che una volta conclusa la stagione il Napoli si sarebbe concentrato sullo smaltimento degli esuberi o comunque di chi aveva manifestato l’intenzione di lasciare il club. Invece, a fine luglio è stato riscritto il record di acquisto più costoso della storia, con l’arrivo di Victor Osimhen, per un esborso di 50 milioni (70 a cui vanno sottratti i 20 per Karnezis e tre giovani della Primavera).

Il confronto con le altre big di Serie A conferma che nessuno in Italia si avvicina lontanamente al Napoli. La Juve, da citare necessariamente per prima per la capacità economica, oltre a Kulusevski (35 milioni più 9 di bonus) ha acquistato Arthur per 70 milioni, ma ne ha incassati 85 dalle partenze di Emre Can e Pjanic, e dovrà continuare a cedere per abbassare il monte ingaggi e riequilibrare il bilancio. L’Inter, invece, si muove sostanzialmente in pareggio: Eriksen (27), Young (1,5) e Hakimi (45) sono stati finanziati da Gabigol (17) e Icardi (50+8), oltre a Politano il cui riscatto sarà versato dal Napoli il prossimo anno. Se riuscissero a piazzare altre cessioni eccellenti a titolo definitivo di giocatori non coinvolti nel progetto tecnico, come Perisic e Nainggolan, senz’altro i nerazzurri tornerebbero protagonisti del mercato in entrata.

Ancora niente di speciale tra le altre squadre. La Lazio si è limitata a cedere l’impalpabile Berisha al Reims nelle scorse settimane per 5 milioni, mentre l’Atalanta ha utilizzato i fondi di Kulusevski per confermare due elementi portanti della rosa, come Zapata e Pasalic, per un totale di circa 40 milioni; i bergamaschi hanno quindi scommesso su alcuni giovani, come Czyborra, Sutalo e Muratore, cedendo il veterano Masiello.

La Roma ha comprato Perez dal Barcellona e Villar dall’Elche per 20 milioni complessivi, quindi ha messo sotto contratto lo svincolato Pedro. Il mercato dei giallorossi, in ogni caso, non regalerà grandi colpi finché non sarà definito a dovere il quadro dirigenziale della nuova proprietà. Il Milan si è soffermato sulle cessioni: si è liberato di Piatek, Suso, Gustavo Gomez e Rodriguez incassando 55 milioni e ha deciso di confermare Kjaer per 3 milioni e intanto lavora al rinnovo di Ibrahimovic, che peserà sul monte stipendi.

In Europa, i club di Liga sono bloccati dalle normative interne post coronavirus, mentre in Premier League in attesa che il Manchester United possa regalarsi il colpo Sancho per una cifra di poco superiore ai 100 milioni, gli acquisti più importanti li fa il Chelsea, che ha già preso Werner e si prepara ad investire il centone per arrivare ad Havertz. A proposito di Bundesliga, il Bayern Monaco ha comprato Sané (50 milioni più bonus), mentre il Borussia Dortmund ha investito sul giovanissimo Bellingham. Nulla di paragonabile dunque, almeno per il momento, a ciò che è stato capace di fare il Napoli.

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