A Radio Sportiva il membro Uefa rifila una frecciata al Valencia: «Ciascuno guardi in casa propria. Lui ha detto una parola in più, ma è una persona prudente»
Dal soccorso rosso al soccorso bianconero: è un attimo. Radio Sportiva intervista Evelina Christillin una vita in bianconero, c’era lei sull’aereo che riportò l’avvocato Agnelli in Italia dall’Heysel. Lei che raccontò la sorpresa e il disappunto dell’Avvocato quando seppe che la partita fu giocata. Juventina purosangue, Christillin è da quattro anni membro aggiuntivo della Uefa nel Consiglio della Fifa.
E infatti a Radio Sportiva ha parlato essenzialmente della prossima Champions, o meglio del prossimo comitato esecutivo della Uefa – in programma i prossimi 17 e 18 giugno – in cui sarà stabilita l’organizzazione della fase finale della Champions (qui le anticipazioni della Bild).
Ma Christillin ha parlato anche di Gasperini e ovviamente è corsa in difesa dell’allenatore che tutto il mondo del calcio sta difendendo a spada tratta pur avendo lui detto tranquillamente – salvo poi ritrattare goffamente – di essere andato a Valencia con i sintomi del coronavirus.
Ha detto:
Conosco molto bene Gasperini, siamo amici da tanti anni ed è una persona prudente e attenta: senza pensarci troppo ha detto una parola in più, ma non credo che abbia messo in pericolo nessuno e comunque, visto cosa è successo prima di quella partita, ognuno dovrebbe guardare in casa propria.
?️ Evelina #Christillin (@UEFAcom): “Conosco molto bene #Gasperini ed è una persona prudente e attenta: ha detto una parola in più, ma non credo che abbia messo in pericolo nessuno. Comunque, visto cosa è successo prima di quella partita, ognuno dovrebbe guardare in casa propria”
— Radio Sportiva (@RadioSportiva) June 5, 2020
La prima giornata sarà dedicata ai problemi post-Covid, sempre che di post Covid si possa parlare. È possibile un cambio di sede per la finale di Champions. Stadi riaperti al pubblico? Magari si potrebbe provare a vedere come funziona con due o tre mila persone in stadi enormi, ma bisogna fare i conti con tutte le misure sanitarie e con l’evoluzione dei contagi.