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Thiago Motta impari da Conte e Gasperini, Napoli e Atalanta hanno carattere (La Stampa)

Al Napoli va riconosciuta la forza del carattere che è fondamentale per pensare in grande, non minore di doti tecniche e intuizioni tattiche

Thiago Motta impari da Conte e Gasperini, Napoli e Atalanta hanno carattere (La Stampa)
Juventus’ Italian coach Thiago Motta looks before the Italian Serie A football match between Juventus and Cagliari at the Allianz stadium in Turin on October 6, 2024. (Photo by MARCO BERTORELLO / AFP)

Thiago Motta impari da Conte e Gasperini, Napoli e Atalanta hanno carattere

Nel commento su La Stampa di Torino (il giornale di famiglia), ecco cosa scrive Antonio Barillà:

Negli altri anticipi, Atalanta e Napoli vincono in trasferta e volano rispettivamente a + 9 e + 7, soprattutto confermano, a differenza dei bianconeri, di avere davvero tutto per lottare fino in fondo. Dei bergamaschi conoscevamo coraggio e bellezza, adesso sappiamo che delle grandi possiedono anche il cinismo: a Cagliari la decima vittoria di fila non è figlia d’un gioco fluido e leggero, è sporca e per tanti versi fortunosa, costruita su un gol di Zaniolo e protetta dalle parate di Carnesecchi. Scontati i complimenti a Gasperini? Dipende, perché stavolta vanno oltre l’impresa: ci è piaciuto che abbia rimproverato Zaniolo, definendone intollerabile il comportamento, perché se per due volte provochi i tifosi avversari dopo un gol, nella migliore delle ipotesi sei immaturo.

Al Napoli va riconosciuta invece la forza del carattere, altro fattore fondamentale per pensare in grande, non minore di doti tecniche e intuizioni tattiche: ha saputo scuotersi dopo due sconfitte di fila e un primo tempo inguardabile chiuso sotto d’un gol, ha assorbito la carica di Conte che allena da sempre cuore e testa oltre alle gambe. Thiago Motta farà bene a riguardare le due partite.

La Juventus di Thiago Motta è deprimente, squadra in preoccupante involuzione (Gazzetta)

La Juventus ha pareggiato in extremis 2-2 col Venezia: impietosa e realistica l’analisi della Gazzetta dello Sport con Fabio Licari:

Chiamate un dottore, subito, la Juve è malata di pareggite acuta e di tanti altri problemi e problemini che rischiano di trasformarsi in una cosa molto seria.

Questa Juve deprimente è di Thiago Motta, non del povero vice Hugeux. E sua è l’insistenza su Yildiz largo, su Koop inspiegabile, su Locatelli in panchina a impoverire la difesa, su Thuram centrale, sul palleggio davanti alla propria area che non incanta più nessuno… Per sua fortuna c’è Vlahovic che al 50’ non ha paura di niente, neanche di sbagliare un rigore che avrebbe incendiato uno stadio già inviperito per l’ennesima figuraccia. Vlahovic, freddissimo, infila Stankovic e strappa il 2-2 con la forza della disperazione. Avrebbe meritato di vincere il Venezia, ma il “mani” sciagurato in area di Candela, a un niente dal fischio finale, condanna ancora Di Francesco.

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