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La Bild: «La Uefa vuole la fase finale della Champions in un Paese che garantisca l’esenzione fiscale»

Ribadisce che dai quarti in poi si giocherà in una sola città, gare uniche. Tre le candidature: Portogallo, Russia e Francoforte. Ecco le richieste della Uefa

La Bild: «La Uefa vuole la fase finale della Champions in un Paese che garantisca l’esenzione fiscale»

Qualche giorno fa la Bild ha anticipato la notizia che la fase finale della Champions si svolgerà in una sola città. Dai quarti di finale addio alle gare andata e ritorno, le sette gare si svolgeranno ad agosto in un’unica sede. Il torneo durerà dieci giorni e si svolgerà tra l’8 e il 29 agosto. È tutto scritto qui.

Oggi il quotidiano tedesco fa un passo in avanti e scrive che di fatto la Uefa ha aperto le candidature per la sede. E sarebbero tra i Paesi in lizza: la Russia, il Portogallo e la Germania di cui scrive anche la città: Francoforte.

La Uefa ha stabilito dei criteri che devono essere soddisfatti per ottenere l’assegnazione della sede.

Cominciamo da quello che sta a più a cuore alla Uefa: l’esenzione fiscale.

Scrive la Bild:

Come per i campionati europei, l’Uefa richiede massicci sgravi fiscali affinché i profitti siano più elevati. È difficile immaginare che la città di Francoforte o lo stato dell’Assia possano farlo in tempi di coronavirus.

Poi gli stadi: devono essere quattro.

Nel complesso, la città ospitante deve individuare quattro stadi in cui giocare i quattro quarti di finale, le due semifinali e la finale. I quattro stadi devono essere in un raggio di circa 100 chilometri. Francoforte potrebbe indicare Magonza e Hoffenheim. Poi ci sarebbe Darmstadt o Wiesbaden.

L’aspetto sanitario.

La Uefa chiede che una sola autorità sanitaria sia responsabile dei luoghi. A Francoforte sarebbe possibile solo se le partite si disputassero in uno stadio. Gli stadi di Francoforte, Magonza e Hoffenheim si trovano in tre diversi stati federali. Tuttavia, si può presumere che la Uefa sia pronta a fare qualche concessione.

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