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La nomina della juventina Christillin alla Fifa è il dazio da pagare alla tregua Juventus-Figc?

Amica di famiglia degli Agnelli, ha criticato tutti: da Thohir a De Laurentiis allo stesso Tavecchio che poi l’ha sponsorizzata.

La nomina della juventina Christillin alla Fifa è il dazio da pagare alla tregua Juventus-Figc?

Che cosa vuol dire per il calcio italiano l’ingresso di Evelina Christillin, come membro aggiuntivo della Uefa, nel Consiglio della Fifa? Un paio di giorni fa la dirigente torinese è stata nominata per acclamazione dal congresso dell’Uefa per ricoprire questo ruolo. L’Italia torna nella Fifa quattordici anni dopo. Mancava dal 2002, ultimo anno della vicepresidenza di Antonio Matarrese. È un risultato importante per la Federcalcio guidata da Carlo Tavecchio che ha sostenuto due battaglie vincenti nella politica internazionale calcistica: l’elezione di Gianni Infantino, italiano naturalizzato svizzero, a presidente della Fifa, e quella recentissima del croato Aleksander Ceferin a presidente della Uefa. E prontamente la Figc va all’incasso. Un ruolo non prestigioso come quello ricoperto da Matarrese, ma comunque un ruolo.

Detto questo, la domanda resta. Perché Evelina Christillin? E che cosa rappresenta la sua scelta? Il curriculum della dirigente torinese è più o meno noto, così come la sua “fedeltà” alla famiglia Agnelli. Suo padre, Emilio Christillin, era collega di università di Gianni Agnelli, e lui è stata compagna di scuola di Margherita. Del resto, l’attuale presidente della Fondazione del Museo Egizio di Torino non ha mai fatto nulla per nascondere la sua juventinità. Anzi. A parte gli aneddoti sui giornalisti che per rintracciarla chiamavano casa Agnelli, c’è la testimonianza della Christillin sulla notte dell’Heysel quando lei rientrò a Torino prima dell’inizio della partita a bordo dell’aereo privato dell’Avvocato. E tanti, tanti altri episodi.

Non stiamo parlando di una dirigente sportiva come Matarrese, Pescante, Sordillo, Franchi. Parliamo di una dirigente tifosa della Juventus, con un passato da sportiva – sciava nella Nazionale B con Claudia Giordani – e che poi ha ricoperto con successo il ruolo di presidente esecutivo del comitato promotore Torino 2006. Moglie di Gabriele Galateri di Genola attualmente presidente di Generali.

Christillin è smaccatamente juventina. Nel corso degli anni, ha polemizzato da tifosa praticamente con tutti. Talvolta sopra le righe, come quando definì Thohir “cicciobello a mandorla” e “piccoletto ciccione indonesiano”, talvolta con più aplomb torinese. Ne ha avuto sempre per tutti, anche per Aurelio De Laurentiis quando il Napoli disertò la premiazione della Supercoppa a Pechino. Definì “antisportiva” la decisione nonché “una piazzata”. La signora ha tenuto per un paio d’anni un blog invero simpatico sull’Huffington Post. Scorrendo i suoi articoli, si trova di tutto persino un elogio a modo suo di Napoli (lei che ovviamente la scivolata sui napoletani e Genny ’a carogna non se l’è fatta mancare), o un racconto di quando in Turchia nel 1998, in piena tempesta Ocalan, il leader dei Lupi Grigi riconobbe solo Luciano Moggi come interlocutore degno di lui.

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C’è di tutto, c’è l’attacco a Della Valle e anche a Tosel.

Tosel, appunto; quello che ci squalifica le curve, che lascia a casa abbonati innocenti per colpa di qualche cretino, che si eleva a educatore di ragazzini un po’ turpiloquenti, che si erge a censore di un mondo che, certo, non e’ perfetto, ma e’ sicuramente meno abietto di come lo giudica lui. Quello che applica la discriminazione territoriale in barba alle regole Uefa che non la prevedono, quello che usa la bacchetta del suo personale potere con piu protervia della mitica fraulein Rottermaier.

E ci sono vari e ripetuti attacchi al presidente della Federcalcio Tavecchio. Come questo del 24 settembre 2014.

Cambiamento? Autocritica? Prospettive? Novità? Ma non pensiamoci nemmeno, la strada vecchia è quella sicura, secondo i signori delle tessere pallonare, e dunque via,avanti con il vispo ultrasettantenne che campa in Federazione da una vita, che ha fatto il Vice di uno sfascio, ma non per questo, evidentemente, viene accreditato del titolo di Vicesfascio.

E questo dello stesso mese.

Ma l’avete visto in Norvegia intervistato dalla Rai con la coppoletta di pelle in testa e l’impermeabile da idraulico? Avete ascoltato cosa gli ha detto poi Platini? Avete guardato chi si porta in panchina (mi riferivo a Lotito, ovviamente, e non al grandissimo Mister, che in sole due partite ha già cambiato faccia alla Nazionale)? Avete per caso capito quali siano i simboli di cambiamento e innovazione, temi forti di questo convegno, applicati ai nuovi vertici federali?” Avete rimarcato con quale dimestichezza, rispetto all’Accademia della Crusca e ai congiuntivi, venga gestita la comunicazione del più grande medium del Paese, il calcio, appunto?

La Juventus, con la Roma, votò contro l’elezione di Tavecchio. E infatti nei post della Christillin non c’è mai un attacco alla Roma. L’ultimo suo post è quello su Moratti e Thohir da cui sono stati cancellati gli insulti al presidente dell’Inter. Qualcuno, evidentemente, decise di fermarla per non farle commettere altre imprudenze.

Ora la domanda sorge spontanea: che cos’è accaduto? La nomina di Evelina Christillin è lo scambio che suggella la pace tra la Federazione e la Juventus? Dai tribunali alla Fifa? È una ipotesi molto probabile che rappresenta un precedente pericoloso. Evelina Christillin sembra poter rappresentare più una squadra che il calcio italiano, visto che nel corso degli anni, da tifosa, ha attaccato quasi tutte le società rivali dei bianconeri. La Juventus, la lobby juventina fa il proprio lavoro e come al solito lo fa bene, ma la scelta della Federcalcio è francamente molto discutibile.

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