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I 4 specializzandi fanno retromarcia: accettata l’offerta dell’Asl Na1

I giovani rianimatori al centro della polemica per aver rifiutato il contratto semestrale sono tornati sui propri passi e saranno impegnati negli ospedali napoletani

I 4 specializzandi fanno retromarcia: accettata l’offerta dell’Asl Na1

Prima il tentativo di trattativa “al rialzo” sullo stipendio, poi la lettera sdegnata del Dg dell’Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva per denunciarne il comportamento, poi ancora la minaccia di una causa. E invece la vicenda dei quattro specializzandi in rianimazione che avevano rifiutato un contratto di sei mesi per scendere in corsia in piena emergenza Covid si è risolta con una firma e una stretta di mano: i quattro giovani medici hanno deciso di accettare la prima offerta e tra un po’ saranno impiegati negli ospedali napoletani.

“Superata ogni incomprensione, ha prevalso il buon senso – dice il direttore generale Ciro Verdoliva -. Ero certo che sarebbe andata così, per questo ho voluto incontrare gli anestesisti specializzandi che in un primo momento non avevano sottoscritto l’accettazione dell’immissione in servizio. Anche se il virus costringe a rapporti mediati dai mezzi tecnologici, come mail e comunicazioni scritte, guardandosi negli occhi si possono superare le incomprensioni”.

L’Asl fa sapere che i medici hanno accettato di lavorare alle stesse condizioni che avevano precedentemente rifiutato, cioè con un contratto di lavoro autonomo di durata semestrale e un trattamento economico equiparato a quello degli strutturati. “In questo momento – aggiunge Verdoliva – abbiamo un solo nemico, tutti noi giochiamo dalla stessa parte per la salute dei cittadini”.

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