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I quattro specializzandi preparano una causa contro l’Asl Napoli 1 e l’Ordine dei medici li difende

Sul Fatto quotidiano. Il presidente Scotti: «Non sono mercenari, hanno detto no perché avrebbero lavorato in totale insicurezza. E poi perché solo sei mesi?»

I quattro specializzandi preparano una causa contro l’Asl Napoli 1 e l’Ordine dei medici li difende

Vi abbiamo raccontato del rifiuto, da parte di quattro specializzandi, all’assunzione a tempo determinato presso l’Asl Napoli 1 per combattere il Covid-19. La denuncia è partita dal direttore Ciro Verdoliva che ha definito il loro comportamento “vile e vergognoso” accusandoli di aver “giocato al rialzo”.

In loro difesa si schiera il presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, Silvestro Scotti. Le sue parole sono riportate da Il Fatto Quotidiano:

Non è corretto farli apparire come mercenari, non ci servono eroi morti, ci servono medici ben protetti che possano salvare la vita dei pazienti e la propria”.

Secondo Scotti i quattro si sono rifiutati perché consapevoli che sarebbero stati immessi in servizio

“in totale insicurezza, senza adeguati dispositivi di protezione individuali (dpi), come si evince dalle note delle direzioni asl sulle carenze di dotazioni”.

Il quotidiano scrive di aver parlato con uno dei quattro e riporta le sue dichiarazioni:

“Sono sereno e a posto con la mia coscienza. Di più non posso aggiungere perché coi tre colleghi stiamo preparando un’azione legale. Ma la versione offerta dall’Ordine dei medici rispecchia bene la nostra”.

Anche Verdoliva ha parlato con il Fatto:

“Spero di avere un chiarimento coi 4 medici e che si possa firmare il contratto. Altre regioni fanno offerte migliori? Non lo so”.

Scotti interviene anche su questo:

“Probabilmente i 4 specializzandi si riferivano al bando della Protezione Civile, 200 euro al giorno più vitto e alloggio e dpi. Ma poi, mi scusi: lei si è chiesto perché l’Asl offre solo un’assunzione semestrale, mentre si potrebbero bandire assunzioni a tempo indeterminato?”.

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