Il calcio potrebbe tornare in bolla. Nel 2020 il Coni aveva previsto una gestione esterna dei tamponi, un coordinamento che non facesse capo solo alla Lega calcio stessa, ma la Serie A ha preferito autoregolamentarsi
Il calcio e il Covid. Il Messaggero scrive del protocollo delle federazioni che stanno per essere riaggiornati, ovviamente sotto l’egida del Coni. E scrive che il calcio potrebbe tornare in bolla.
Il Coni stabilisce i protocolli, che stano per essere riaggiornati, in coordinamento con la Federazione dei medici sportivi, unica società scientifica di medicina dello sport riconosciuta dal ministero della Salute, e che aveva già proposto alla Lega calcio un protocollo un anno e mezzo fa, dopo aver contribuito a far riprendere l’attività calcistica nell’immediato dopo-lockdown del 2020 prevedeva anche bolle all’occorrenza, una gestione esterna dei tamponi, un coordinamento che non facesse capo solo alla Lega calcio stessa, ma la serie A ha preferito autoregolamentarsi.
Poi quando è arrivata l’emergenza di queste settimane, ha tardato a reagire e si è ritrovata nei guai. Fuori dal mondo dello sport, tra coloro che sono impegnati nelle discussioni, qualcuno ha osservato: “Quelli del calcio pretendono di andare in discoteca, in vacanza all’estero, di giocare come se nulla fosse, di aver il pubblico negli stadi… Troppe cose insieme, non è proprio il periodo”. Sarà un lungo inverno. Magari in bolla.