Un bonus di 500mila l’anno per 20 gol e/o qualificazione in Champions. Mertens si era raffreddato dopo l’ammutinamento, poi le cose sono cambiate
Ieri il presidente del Napoli Aurelio Aurelio De Laurentiis ha invitato a pranzo Mertens all’Hotel Vesuvio. I due hanno finalmente raggiunto l’accordo per il rinnovo del belga in maglia azzurra. Il Corriere dello Sport fornisce i dettagli di un patto sancito, per ora, solo da una stretta di mano. In attesa dell’ufficialità della firma.
Giuntoli ha lavorato ai fianchi, scrive il quotidiano sportivo. Poi, il presidente ha affondato il colpo. Il pranzo era fissato per lunedì, ma il presidente lo ha anticipato.
Il terrazzo panoramico dell’hotel ha fatto da scenario alla proposta “da capogiro”.
“contratto biennale da quattro milioni netti a stagione, poi un riconoscimento alla firma di due milioni e cinquecentomila euro e, per chiuderla senza che ci fosse spargimento di rimpianto, un bonus da cinquecentomila annui per i gol (la soglia stabilita è a quota venti) e/o per la qualificazione in Champions League”.
C’erano state altre offerte, compresa quella del Monaco, di 5 milioni alla firma. Ma Dries ha scelto Napoli nel momento in cui ha cominciato ad alleviarsi la ferita dell’ammutinamento, scrive il quotidiano sportivo.
“Mertens ha cominciato a vacillare quando ha cominciato a suturarsi la ferita dell’ammutinamento, una rottura che per un po’ ha lasciato il segno e poi è rimasta lì, come una divergenza da affrontare, ma con calma e cercando di arrivare anche ad una soluzione amicale. La sua priorità è diventata Napoli e De Laurentiis ha colto questa apertura, ha deciso di cavalcarla”.
Il pranzo è finito alle 16. Con una stretta di mano che, scrive il quotidiano sportivo, “vale più di ogni contratto”.
