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Damascelli: il nuovo football-robot ha ucciso il gioco e reso protagonisti gli arbitri

Sul Giornale. È la Fifa a volere lo stato di cose che porta all’equivoco. Perché se sono manifesti il gol o il fuorigioco, il rigore rientra nella discrezionalità dell’arbitro

Damascelli: il nuovo football-robot ha ucciso il gioco e reso protagonisti gli arbitri

Torna il campionato dopo la sosta per la Nazionale e tornano le baruffe sugli arbitri e i cori razzisti. Lo scrive Tony Damascelli su Il Giornale.

Non solo i buu a Vieira da parte dei “soliti noti romanisti”. C’è anche la storiella del Var.

“Il calcio è (era) gioco elementare, reso complicato dalle regole. Queste cambiano continuamente, spesso all’insaputa degli stessi attori, nel senso di calciatori e allenatori, tralascio la compagnia della stampa, arriviamo con un giro di ritardo. Statistici e docenti assicurano che il Var abbia riportato la giustizia in campo. Non sembrerebbe, dopo aver visto e ascoltato le paturnie delle ultime settimane”.

Damascelli si riferisce alle polemiche di Gasparini sui rigori concessi ad Immobile nella partita contro la Lazio e al fallo di mani di De Ligt.

“Gasperini è un ottimo tecnico, le sue squadre frequentano un football intenso e bello ma quando non ottengono il risultato ecco che l’allenatore mostra la sua parte peggiore come ha fatto dopo la trasferta dell’Olimpico di Roma”.

E poi ci sono le discussioni che Damascelli definisce “inutili” sul tocco di gomito di De Ligt.

Il fatto che sia stato presentato come “fallo di mano” decreta già che sia irregolare dopo la modifica al regolamento intervenuta in estate.

Un problema che non è solo italiano, visto quanto accaduto in Premier tra Manchester United e Liverpool, con la polemica di Klopp.

E’ l’International Board, la Fifa, scrive Damascelli,

“a volere questo stato di cose che porta all’equivoco. Perché se sono manifesti il gol o il fuorigioco (ma hanno imbastardito lo spirito originale e l’etimologia dell’off side), il rigore fa parte della discrezionalità dell’arbitro”.

Ciò non giustifica naturalmente gli insulti di Gasperini o l’ignoranza delle regole sul tocco di mano.

“È il nuovo football-robot che ha ucciso il gioco e reso protagonisti gli arbitri. Oltre agli ultras, influencer del vomito”

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