Arriva alla sfida di Europa League con una sconfitta (Empoli) e un pareggio interno in superiorità numerica. Insomma non nel migliore dei modi
Il Napoli ci ha provato fino alla fine, con un crescendo rossiniano oppure da Bolero di Ravel. In undici contro dieci, va detto, per un’ora di gioco, per un’entrataccia di Sturaro su Allan. Nel finale, si è stagliato il portiere del Genoa Radu che ha compiuto due interventi importanti: su Koulibaly e su un tiro deviato. In precedenza, ha pesato l’imprecisione in attacco (Milik avrebbe potuto fare di più su due colpi di testa). Il Napoli non ha battuto il Genoa. È finita 1-1.
Il Napoli non sembra arrivare nella migliore della condizione alla sfida più importante della stagione. Una sconfitta (Empoli) e un pareggio interno contro il Genoa in dieci uomini. E la rete, quella di Mertens, è stata segnata in superiorità numerica. Come peraltro il pareggio subito da Lazovic.
Per condizioni non intendiamo quelle fisiche, atletiche. Il Napoli, seppur favorito dall’uomo in più, sembra stare bene. Pronto ad accelerare, anche nel finale. Ma se vincere aiuta a vincere, non riuscire a battere l’avversario rappresenta comunque un limite. Quantomeno psicologico. L’Arsenal non ha fatto meglio, ha perso contro l’Everton. E loro sono in piena lotta per la Champions, mentre il Napoli è in Champions praticamente da mesi.
Detto questo, il ritmo tambureggiante il Napoli lo ha tenuto soltanto nei minuti iniziali del primo tempo. Intendiamo i primi dieci. E a sprazzi nel secondo tempo. Nella ripresa, ha certamente dominato il match – un uomo in più – ma inevitabilmente è andato a sbattere contro prevedibile e comprensibile barriera umana eretta da Prandelli. Va anche ricordato che nel primo tempo il Genoa ha giocato più e meglio del Napoli, anche in dieci contro undici.
Le note lieti della serata sono state Fabian Ruiz, come al solito, Mertens che ha giocato un’ottima partita, di grande concentrazione. E poi il rientro di Insigne. Deciderà Ancelotti che cosa fare in vista di giovedì. Il Napoli ha sofferto con gli esterni di difesa, non è riuscito a spingere. E anche Karnezis ha compiuto le sue parate: almeno una nel primo tempo e una nella ripresa. Il Genoa ha colpito anche un palo.
È difficile fare una radiografia di questo Napoli. Resta il fatto che queste partite vanno vinte. Anche perché il Napoli ci ha provato, è stata una partita decisamente diversa da quella di Empoli. Il 4-1 di Roma è diventato improvvisamente un lontano ricordo. Restano sette i punti di vantaggio sull’Inter a sette partite dalla fine. Così come sono tanti i punti persi in questo girone di ritorno. Giovedì ci sarà la prima parte degli esami più importanti della stagione.