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Scaroni (Milan): «Meglio 3 volte in Champions che 1 scudetto»

Il presidente del Milan rilascia alla Gazzetta un’intervista in piena filosofia De Laurentiis: «La Serie A deve guardare all’Oriente e in America».

Scaroni (Milan): «Meglio 3 volte in Champions che 1 scudetto»
Il presidente del Milan Paolo Scaroni

“Le coppe contano più dei campionati”

Paolo Scaroni, manager italiano di lungo corso (anche coinvolto in Tangentopoli, patteggiò una condanna a un anno e 4 mesi), tra le altre cariche ex amministratore Eni e oggi presidente del Milan, si iscrive al partito dei papponisti. E alla Gazzetta dello Sport, con nonchalance, rilascia una dichiarazione che a Napoli porterebbe a una giornata di guerriglia verbale, una delle tante.

Scaroni, intervistato dal quotidiano, rilascia una dichiarazione di buone senso, una di quelle che De Laurentiis rilascia da anni. «La Juventus è un modello, certo. Ma lo dico anche se Agnelli non condividerà: vincere sette scudetti di fila è un bellissimo record, ma ormai i titoli nazionali perdono peso in favore delle competizioni europee. In Cina o in Brasile guardano le coppe più che i campionati. Per questo preferisco un Milan qualificato tre volte in Champions piuttosto che vincere uno scudetto».

A Milano, “vicino all’Europa” per dirla con Lucio Dalla, nulla accadrà. Del resto fu lo stesso sindaco Sala, interista, a dichiarare a Tiki Taka qualche settimana fa che si augurava per l’Inter la permanenza tra le prime quattro a fine campionato, era quello l’obiettivo primario. Napoli, si sa, parla un’altra lingua.

“La Serie A deve guardare all’Oriente e in America”

Scaroni alla Gazzetta affronta altri temi in stile De Laurentiis:

«Nel calcio ci sono due montagne da scalare contemporaneamente, quella sportiva e quella economica: sono intrecciate e tenute insieme dal Fair play. Il ragionamento è complessivo e deve portare a cambiare le logiche di espansione del nostro campionato. Dobbiamo guardare all’Oriente e in America, perché per riportare qui i grandi campioni tutto passa dall’audience mondiale. Il Milan potrebbe essere avvantaggiato: è il club italiano con il maggior numero di tifosi sparsi nel pianeta. Non vogliamo restino vecchi signori che ricordano vecchie glorie, vogliamo tornare a livelli economici e sportivi eccellenti».

Higuain

«Salvini ha espresso un parere durissimo ma ha parlato da tifoso. Anch’io lo sono ma in certe situazioni devo vedere le cose con distanza, ho la necessità di prendere delle decisioni. Higuain è normalmente piuttosto nervoso, con la Juve a maggior ragione. E dopo aver sbagliato un rigore cruciale era nervoso al quadrato. Guardo all’episodio da due diversi punti di vista. Da quello negativo parliamo di un professionista di 30 anni e non di 18, deve sapersi trattenere. Da quello positivo, e il ricorso viene da qui, non ha insultato nessuno, ha controllato meglio la sua lingua del suo corpo. Sarà poi lui stesso a spiegare la propria versione alla corte. Sottolineo che di questo momento di sbandamento ha chiesto scusa, a noi tutti e all’arbitro. Era davvero costernato».

Fair play finanziario

«Vado in Svizzera lunedì, l’audizione sarà martedì mattina alle nove e mezza. In queste ore invieremo tutta la documentazione e ci auguriamo che ogni cosa proceda per il verso giusto. A decidere saranno magistrati della corte europea, totalmente indipendenti. In più non hanno un compito difficilissimo: sul fatto che nel periodo tra il 2014 e il 2017 la società abbia violato i vincoli del Financial Fair play entrambe le parti concordano. Va solo stabilita una sanzione proporzionata alla colpa, come ha chiesto il Tas di Losanna. L’analisi del bilancio futuro è uno step successivo e avverrà in primavera»

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