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Il Napoli in piena lotta scudetto è un’impresa di Maurizio Sarri

Un progetto fondato sul campo, e che dal campo influenza la politica del club. Sarri ha costruito così la crescita esponenziale del suo Napoli.

Il Napoli in piena lotta scudetto è un’impresa di Maurizio Sarri
Photo Matteo Ciambelli

Crescita

Una settimana fa fa, pubblicammo un pezzo in cui sottolineavamo come i risultati del Napoli non fossero piovuti dal cielo. Scrivevamo di come sette anni fa, era il 2011, il Napoli di Mazzarri fosse a tre punti dal Milan a sei giornate dalla fine. Qualcuno interpretò il pezzo come un attacco a Sarri, ovviamente si trattava di una pura e semplice constatazione numerica sulla crescita di questa squadra. Che nel 2011, a scanso di equivoci, finì il campionato in terza posizione e a dodici punti dal Milan.

Quest’anno, invece, il Napoli è di nuovo e ancora più in lotta per lo scudetto. Non che non lo fosse prima della vittoria di Torino, l’abbiamo scritto anche quando il Napoli era a sei punti dalla Juventus (qui), solo che ora le possibilità che gli azzurri possano vincerlo sono di nuovo aumentate. Grazie al successo di ieri sera, grazie al progetto portato avanti dal club in un ambiente colpito (a più riprese) da psicodramma collettivo. Per merito di un tecnico che sta compiendo un’impresa eccezionale, al di là di come andrà a finire. 

Maurizio Sarri è stato celebrato ieri, e pure oggi, come uno dei grandi protagonisti di questo successo in via di costruzione. I numeri sono alla portata di tutti, ma qui andiamo oltre. È una condizione di nuova maturità, di forza mentale sua e della squadra rispetto alla pressione. Abbiamo scritto anche questo (qui) prima della partita di Torino: le rimonte con Chievo e Udinese e il successo di Torino, oltre a quello col Genoa, non possono essere colti senza una importante dose di consapevolezza e “mentalità vincente”, qualsiasi cosa voglia dire. Ecco, il Napoli 2017/2018 ha dimostrato di avere in dote questa caratteristica. Di essere cresciuto, anche da questo punto di vista.

Dal campo in su

È una condizione particolare, quella del Napoli di Sarri. Che era un’ottima squadra al primo anno, con Higuain (82 punti non si fanno per caso), ed è diventata via via più forte. Partendo da un concetto semplice quanto rivoluzionario: migliorare sul campo. Che non vuol dire “non fare mercato” (del resto, negli ultimi tre anni, sono arrivati Hysaj, Allan, Zielinski, Milik, Diawara, Mario Rui, solo per fermarci ai più utilizzati), ma partire dal gioco per organizzare la crescita della squadra. Per valorizzare i calciatori, per farli rendere oltre le aspettative. Il caso più emblematico, da questo punto di vista – almeno a nostro modo di vedere – è quello di Allan.

Il Napoli, inteso come club, ha avuto il merito di assecondare – per quanto possibile – il mondo di questo suo allenatore. Di identificarsi con le sue idee, con il suo calcio. Non sono mancati dei momenti di tensione (l’atteggiamento rispetto alle vicende interne è il lato che non ci piace di Sarri), ma alla fine la reciproca convenienza fondata sul lavoro ha portato e sta portando a un duello scudetto con una squadra da 85 punti in 34 partite. Da 97 punti potenziali, con il Napoli che può raggiungere una mastodontica quota 96. Cifre senza precedenti, per il nostro campionato. Cifre che stanno sorprendendo (e impaurendo) la Juventus dei sei scudetti in fila, per dire.

Al di là del modello tattico – che abbiamo sviscerato molte volte – e della retorica sullo spettacolo e sull’estetica (innegabile, ci mancherebbe), Sarri ha migliorato il Napoli. L’ha portato a un livello più alto in tutti i modi possibili. Non è un caso che il club partenopeo si sia qualificato tre volte di fila alla Champions League, per la prima volta nella sua storia. Basterebbe questo, in realtà c’è uno scudetto in palio nelle ultime quattro giornate. C’è una vittoria a Torino che pesa, tantissimo, sulla testa e sul campionato. C’è un Napoli grande, grande davvero. Che va applaudito e andrà applaudito, insieme al suo allenatore. Per il lavoro compiuto, per i progressi fatti, per una crescita bella e fondata sulle idee.

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