
Masini: «Ho fatto un rinfoltimento con capelli artificiali giapponesi. Tengono fino a 80 kg di strappo»
Al CorSera: «Per la Fiorentina qualche schiaffo l’ho preso. Ero capo tamburino: trasferte impossibili, freddo, treni regionali strapieni»

Al CorSera: «Per la Fiorentina qualche schiaffo l’ho preso. Ero capo tamburino: trasferte impossibili, freddo, treni regionali strapieni»

Al CorMez: «Per questo ha sfornato fior di cervelli. La città già tutta azzurra? Gli scudetti non si vincono tutti i giorni. Vale la pena di festeggiarli».

Al CorSera: «Ero fidanzato con Mita Medici, ma la corteggiai immediatamente. Faceva la ballerina, ogni sera dovevo discutere con chi faceva commenti spinti»

Lo sbirro dolente, che fuma pure qualche canna, in passato ha ricevuto numerose critiche dal centrodestra, e ora in Rai è tempo di nomine

Al CorSera: «Le donne non fanno squadra. Guardate Shakira: se l’è presa più con la donna che le ha portato via Piqué che con lui».

A La Stampa: «Era un grande scrittore e un grande autore, faceva cultura. In Rai nessuno lo aveva capito, era poco valorizzato».

Il figlio Paolo a La Stampa: «Aveva picchi di tristezza o apprensione, oppure era galvanico. Paradiso o inferno. Da lui ho imparato l’ipersensibilità».

Il Clep presieduto da Sabino Cassese con, tra gli altri, Giuliano Amato, Ignazio Visco, Violante. Calderoli l’ha definito una sorta di costituente

Al CorSera: «Il mio impegno è sempre stato quello di far star bene i miei genitori e i fratelli. Affrontare la mannaia dell’affitto, del piatto a tavola, risolvere i debiti».

Al CorSera: «Per fortuna non era vero, è diventato il mio rifugio. L'Oscar con Mediterraneo? Una botta di fortuna, c’era un film straniero migliore del mio»

Il produttore Lucisano a Repubblica: «gli dissi: “se le ripeti tre volte vedrai che ti capiranno tutti”. Quelle ripetizioni divennero un marchio di fabbrica»

A Sette: «È come avere un tumore all’anima. Non c’è una cura uguale per tutti: è un processo personale che va attraversato altrimenti non te la levi di dosso».

Sul Fatto alcuni aneddoti del libro "Per i soldi o per la gloria", dedicato ai produttori cinematografici italiani. C'è anche il patron del Napoli

Sabato 25 e domenica 26 marzo si potranno scoprire luoghi generalmente non aperti al pubblico o poco noti nelle cinque province della regione

Al CorSera: «Sono cresciuta con mia nonna paterna, molto maschilista. Non sopportava i miei lunghi capelli biondi, me li tagliò. A 18 anni ero autolesionista».

A Belve parla di Gino Paoli a Sanremo e del suo rapporto con le donne: «Sono attraenti ma purtroppo il sesso femminile non mi interessa»

Al CorSera: «Ogni tanto mi chiamava per istruzioni: come posso far uscire la tromba con la voce giapponese? Mi piace vivere in solitudine, leggere, fare lavori manuali»

Al Fatto: «Proietti mi diceva: ‘Perché ti presenti con queste foto da figo? Non lo sei Arrenditi’. Se fosse andata male come attore avrei insegnato Lettere»

Al Messaggero: «Sbaglio le finali, inverto le vocali, e mentre parlo se mi distraggo le parole si confondono. Per questo gesticolo, tengo il tempo».

Al Corsera la figlia di Enzo Tortora: «Ci fu dolo, papà era l'uomo più popolare d'Italia. Parlare di lui fece fare un salto di qualità all'inchiesta e ai pentiti»