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Massimo Lopez: «Quando facemmo arrabbiare l’Iran con Il Trio, dovette intervenire Andreotti»

A La Verità: «Mandarono via gli ambasciatori italiani da Teheran perché avevamo toccato la loro immagine religiosa. Siamo rimasti tre giorni chiusi in casa»

Massimo Lopez: «Quando facemmo arrabbiare l’Iran con Il Trio, dovette intervenire Andreotti»

La Verità intervista Massimo Lopez. Con Tullio Solenghi e Anna Marchesini ha formato per anni il gruppo comico “Il Trio“. Lopez è un formidabile imitatore delle voci degli ultimi papi, da Giovanni XXIII a Francesco I. Gli viene chiesto qual è stato il primo pontefice con cui si è misurato.

«Iniziai con Paolo VI in tempi non sospetti, quando all’inizio del suo pontificato, lo facevo insieme a mio fratello Giorgio, che è mancato un anno fa. La prima imitazione ufficiale di un papa è stata alla radio, con Paolo VI, ma in televisione, non so se prima non fosse consentito farlo o se nessuno ci aveva pensato, fu quando mi permisi di fare Giovanni Paolo II, tra il 1986 e il 1987, a un Fantastico con Pippo Baudo».

Lopez racconta i commenti della Santa Sede.

«Racconto questa. Durante la Candelora, fui invitato alla messa celebrata da papa Wojtyla, c’erano i cardinali, i
vescovi… Ero in seconda fila. Alla fine si avvicina un cardinale: “Signor Lopez, come ha potuto costatare, il Santo Padre è abbastanza avanti con l’età… Vista la stanchezza, pensavo continuasse lei la sua omelia”. Un’altra volta un
monsignore mi disse: “Massimo vieni in sacrestia, le sorelle vogliono sentire le tue imitazioni dei papi”… Chiesi: “Ma il Santo Padre lo sa che lo imito? ”. “Eh come no», risposero. Anche Ratzinger si divertiva molto a seguire le imitazioni».

È accaduto che qualche personaggio si sia infastidito delle imitazioni? Lopez:

«Sinceramente non è mai capitato. È capitato una volta a Tullio Solenghi, che a Domenica in, faceva la parodia di
Tonino Carino che disse a Tullio: “Mi prendono un po’ tutti in giro, se magari potessi interrompere l’imitazione…”. Allora Tullio, la domenica successiva fece Tonino Carino che diceva questo».

Una volta il Trio fece arrabbiare l’Iran. Lopez racconta che dovette intervenire Andreotti. Accadde a Fantastico 7, nel 1986: Lopez interpretava Reagan, Solenghi l’ayatollah Khomeini e Anna Marchesini un’immaginaria sorella umbra di Khomeini.

«Facemmo questo incontro Reagan-Khomeini. Mi sembrava assolutamente indolore, Reagan alla fine offriva sigarette americane, finiva con la canzone Tu vuo’ fa’ l’americano, Khomeini con cappello da cow boy. La mattina
dopo, mi stavo facendo la barba, ascoltavo alla Radio Vaticana i notiziari in varie lingue, sento in una lingua incomprensibile “Solenghi-Lopez-Marchesini” e anche in altre lingue. I giornalisti mi chiamano. “L’Iran è contro di
voi”. Mandarono via gli ambasciatori italiani da Teheran. Non era per il contenuto ma perché avevamo toccato la loro immagine religiosa. Siamo rimasti tre giorni chiusi in casa. Non abbiamo avuto ripercussioni. Andreotti risolse diplomaticamente».

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