ilNapolista

“Mixed by Erry” sul Guardian: «i Frattasio non erano né eroi né delinquenti, amavano la musica»

Il quotidiano recensisce il libro di Simona Frasca da cui è stato tratto il film: Le parole di Erry: «Ero lo YouTube o lo Spotify degli anni ’80”»

“Mixed by Erry” sul Guardian: «i Frattasio non erano né eroi né delinquenti, amavano la musica»

“Mixed by Erry”recensito sul Guardian. Il quotidiano inglese recensisce il libro di Simona Frasca (edizione ad est dell’equatore) da cui è stato tratto il film del regista Sidney Sibilia. Il libro fornisce l’occasione al Guardian per approfondire la pirateria italiana degli anni 90 di cui Enrico Frattasio, in arte Erry, fu al tempo stesso pioniere e leader indiscusso a livello nazionale. Il libro sta riscuotendo molto successo è 28esimo nella classifica di vendite su Amazon. 

Enrico Frattasio [alias di Erry] ha creato l’etichetta di musicassette pirata nei primi anni ’80, vendendo i suoi nastri agli ambulanti illegali nel suo quartiere popolare di Napoli (Forcella), che le rivendevano insieme alle sigarette di contrabbando. Alla fine degli anni ’80, Erry si era diffuso in tutta Italia e oltre, in Romania e Hong Kong. Al suo apice, il gruppo Mixed by Erry dava lavoro a cento persone – compresi i fratelli di Enrico, Claudio, Peppe e Angelo – con un incasso annuo di circa 4 milioni di sterline attuali.

Il Guardian scrive che su Erry le opinioni si polarizzano, come ogni dibattito tipicamente italiano. C’era chi lo considerava un criminale che rubava agli artisti appropriandosi dei loro brani (cosa effettivamente vera) e chi lo adorava per il nuovo modo di fare musica. Il film racconta la sua vita e il suo percorso: dagli esordi al successo fino alla galera.

Il Guardian lo intervista. Erry ricorda la sua infanzia trascorsa in uno studio di registrazione:

«Avevo 12 anni quando mio padre mi mandò a fare l’apprendista in uno studio di registrazione per tenermi lontano dalle brutte compagnie. Sono tornato appassionato di musica e ho iniziato a fare musicassette».

La sua prima hit è il remix di “Ancora”, brano di Eduardo De Crescenzo:

«Le persone frequentavano la Discoteca Meridionale, uno dei più grandi negozi di dischi di Napoli, chiedevano il brano di De Crescenzo mixato da quel ragazzo di Forcella. Ero lo YouTube o lo Spotify degli anni ’80. Non lo faceo per soldi. Era la mia passione, fare compilation».

Il Guardian ricorda lo strepitoso successo. E scrive che in quegli anni, Erry e i suoi fratelli risolsero il problema della disoccupazione in un quartiere dove si viveva principalmente di contrabbando, e per questo l’attività non fu stroncata sul nascere.

Nonostante distribuissero le loro musicassette attraverso la stessa rete utilizzata dai contrabbandieri di sigarette, Mixed by Erry divenne la terza etichetta discografica in Italia, insieme ai colossi internazionali RCA e Sony. Alla fine, inevitabilmente, il clima cambiò. Con l’avvento dei cd, che costavano più dei nastri, l’industria musicale spinse le autorità italiane ad applicare la legge.

I fratelli Frattasio furono arrestati dopo la stretta legislativa sulla pirateria:

Sono stati condannati a quattro anni, la maggior parte scontata agli arresti domiciliari, insieme con il loro padre. Fu la fine dell’era Mixed by Erry. Ma la sua eredità sopravvive. Per molti italiani è stata l’occasione per conoscere per la prima volta musicisti internazionali.

Ritornando all’opera il Guardian scrive:

Non presenta i fratelli Frattasio né come delinquenti né come eroi, ma ragazzini che amavano la musica e finivano in testa. Ai veri fratelli sembrava piacere: lo stesso Enrico ha fatto il dj alla prima del film a Napoli.

 

ilnapolista © riproduzione riservata