Rinvio a giudizio per Iervolino, indagato per presunta corruzione (Fan Page)

Il presidente della Salernitana. Le indagini risalgono al 2019. Coinvolta anche l'Università Pegaso di Iervolino

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Ci Salerno 27/05/2023 - campionato di calcio serie A / Salernitana-Udinese / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Danilo Iervolino-Chiara Giugliano

La notizia diffusa da Fan Page riferisce di corruzione e coinvolge anche il ministero del Lavoro. La Procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio per il presidente della Salernitana e proprietario dell’Università telematica Pegaso, Danilo Iervolino. Insieme a lui, indagati anche il segretario nazionale della Cisal, Francesco Cavallaro, e la segretaria generale del ministero, Concetta Ferrari.

L’udienza preliminare è prevista presso il tribunale di Napoli per il 24 novembre. Scrive Fan Page:

La richiesta di processo arriva al termine delle indagini su un episodio risalente al 2019. L’ipotesi di reato è di corruzione di una persona incaricata di un pubblico servizio, per un atto contrario ai suoi doveri. La teoria presentata dagli inquirenti (i pm Sergio Ferrigno e Henry John Woodcock) è questa: Ferrari, con il suo ruolo nel ministero del Lavoro, avrebbe agevolato la procedura per la scissione  “parziale” e “asimmetrica” del patronato Encal-Inpal (con la separazione in due patronati, Encal-Cisal e Inpal). Lo avrebbe fatto “in concorso e di concerto con” Fabia D’Andrea, un’altra delle persone per cui è partita la richiesta di rinvio a giudizio. D’Andrea era vice capo di gabinetto della ministra del Lavoro, all’epoca Nunzia Catalfo“.

La corruzione riguarda alcuni significativi vantaggi economico-finanziari. Infatti i patronati avrebbero continuato a ricevere sovvenzioni pubbliche mantenendo locali e patrimoni. Questi benefici sarebbero stati persi se la scissione tra i patronati fosse stata “totale”.

Entra in gioco Iervolino:
Ferrari in cambio [del favore compiuto] si sarebbe fatta promettere l‘assunzione del figlio come professore all’Università telematica Pegaso, di Danilo Iervolino (con un compenso da 30mila euro all’anno lordi da aprile 2019 a giugno 2022). I rapporti sarebbero passati attraverso Francesco Cavallaro e Mario Rosario Miele (anche lui tra gli indagati), all’epoca membro del Cda della Università Mercatorum (sempre riconducibile a Iervolino) e oggi dirigente della Salernitana. Il figlio di Ferrari avrebbe anche ricevuto un’Audi Q3 a prezzo scontato e un aiuto da parte di Cavallaro per il “buon esito” di un concorso della Polizia di Stato, che però non ha poi vinto“.

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