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Davide Ancelotti è l’asso nella manica di Carlo: il piano partita contro il City è anche opera sua (Sport Mediaset)

Ha studiato City-Arsenal dello scorso 31 marzo. A Cadena Ser: «Con l’aiuto di Kepa e di alcuni giocatori abbiamo cambiato un paio di rigoristi»

Davide Ancelotti è l’asso nella manica di Carlo: il piano partita contro il City è anche opera sua (Sport Mediaset)
Real Madrid's Italian coach Carlo Ancelotti (L) speaks with Real Madrid's Italian assistant coach Davide Ancelotti during the Spanish league football match between Real Madrid CF and UD Las Palmas at the Santiago Bernabeu stadium in Madrid on September 27, 2023. (Photo by Thomas COEX / AFP)

Sport Mediaset sottolinea il valore di Davide Ancelotti, primogenito di Carlo e suo assistente al Real Madrid. Se ieri sera i Blancos sono usciti dall’Etihad vittoriosi il merito è anche suo. Più di qualcuno al Real Madrid sottolinea che la grandezza di Ancelotti dipende anche dal figlio:

«In più, quando deve fare i conti con l’evoluzione di un calcio diverso da quello a cui è abituato, può contare sul figlio Davide».

L’asso nella manica di Carlo Ancelotti si chiama Davide Ancelotti

Altro che nepotismo. Davide è su quella panchina con grande merito. Il piano gara contro il City porta anche la sua firma:

Davide Ancelotti, con i colleghi, ha studiato la prestazione dello scorso 31 marzo dell’Arsenal, uscito dall’Eithiad con uno 0-0 basato su un blocco basso abbastanza lontano dalle logiche tattiche di Arteta. I Gunners sono riusciti a tornare a casa con un punto grazie al sacrificio difensivo, con i reparti vicini, le punte pronte a pressare, gli aiuti reciproci… Il Real Madrid ha fatto qualcosa di simile, con gli interscambi tra Valverde e Carvajal, Vinicius pronto a chiudere su Rodri, Nacho su Haaland, bloccato sui calci piazzati da Bellingham, Mendy a schermare Bernardo Silva e un’unità di intenti e sacrificio che ha frenato il forcing continuo dei padroni di casa“.

I numeri della partita dimostrano che Carlo fa bene a fidarsi di Davide. Possesso palla al City con il 68% contro il 32 degli spagnoli. Le similitudini con la partita del 31 marzo sono confermate quindi anche dai numeri. E poi le intuizioni sui rigori, rivelate da Cadena Ser

«Ci siamo consultati con mio padre sulla scelta dei rigoristi. Con l’aiuto di Kepa e di alcuni giocatori ne abbiamo cambiati un paio». Un cambio dell’ultimo minuto che ha aiutato il Real a raggiungere le semifinali di Champions.

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