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Bari, Aurelio De Laurentiis: «Fraintese le mie parole sul Bari che è guidato da Luigi in autonomia»

«Avere come proprietà due squadre, in due diverse categorie, è un valore aggiunto per entrambe. Era questo il senso del mio ragionamento»

Bari, Aurelio De Laurentiis: «Fraintese le mie parole sul Bari che è guidato da Luigi in autonomia»
Italian film producer, owner and chairman of Italian football club Napoli Aurelio De Laurentiis attends the '130 years of Il Mattino' Italian daily newspaper event at the Royal Palace in Naples, Southern Italy, on May 25, 2022. (Photo by Eliano Imperato / Controluce via AFP)

Bari, Aurelio De Laurentiis: «Fraintese le mie parole sul Bari che è guidato da Luigi in autonomia». In serata Luigi ha preso le distanze dal padre.

Ecco cosa ha scritto su X Aurelio De Laurentiis dopo le dure parole del sindaco di Bari Decaro.

In riferimento alle dichiarazioni critiche nei miei confronti del sindaco di Bari Decaro, persona che stimo e apprezzo, in merito alla conferenza stampa di oggi, voglio precisare che le mie parole sul Bari sono state fraintese.

Io penso che avere come proprietà due squadre, in due diverse categorie, sia semplicemente un valore aggiunto, per entrambe. Era questo il senso del mio ragionamento.

Il Bari è guidato da mio figlio Luigi De Laurentiis in totale autonomia ed è stato a un passo dalla serie A solo sette mesi fa. L’obiettivo della proprietà è quello di portarlo più in alto possibile. Se le mie parole hanno offeso i tifosi mi dispiace.

Cosa ha detto il sindaco di Bari Decaro:

Il sindaco di Bari, Antonio De Caro, tifosissimo della squadra il cui presidente è Luigi De Laurentiis, ha risposto ad alcune dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis (proprietario del Bari) esternate oggi in conferenza stampa.

Le parole del sindaco di Bari

Su Facebook, il sindaco di Bari ha scritto:

«LA NOSTRA PASSIONE MERITA RISPETTO. Tra i doveri di chi detiene il titolo sportivo non c’è solo quello di mantenere in ordine i conti. C’è quello, forse più importante, di rappresentare i colori di una intera città, di portare rispetto a chi ogni settimana paga il biglietto, sostiene lunghi viaggi per le trasferte o anche semplicemente soffre e gioisce davanti alla tv. Per questo trovo le parole di Aurelio De Laurentiis, che definisce il Bari come una seconda squadra del Napoli, offensive nei confronti dell’intera comunità di tifosi baresi.

Con tutto il dovuto rispetto per il Napoli, non siamo la seconda squadra di nessuno. Abbiamo una storia e una dignità che non possono essere vilipese in questo modo. Da primo cittadino e da tifoso, chiedo ad Aurelio De Laurentiis di scusarsi al più presto con tutti i baresi per questa uscita a dir poco infelice, che ferisce la nostra passione e la nostra identità».

La nota di De Caro è una risposta ad alcune dichiarazioni rilasciate oggi da De Laurentiis durante la conferenza stampa.

De Laurentiis: «Avere una seconda squadra e portarla quasi in Serie A significa che siamo sul pezzo»

De Laurentiis in conferenza stampa:

«Io vedo avanti al 2030, sto immaginando cosa devo fare affinché nel 2030 questa società abbia economicamente i mezzi per competere con le più forti del mondo. Molti ci hanno accusato di non aver investito sui giovani, ma avere una seconda squadra e portarla quasi in Serie A, avere i vari Cheddira, Folorunsho, significa che siamo sul pezzo. Io sono sempre stato l’alfiere di questa città, ma quando vedo che la maggior parte di voi non agire da tifosi del Napoli, perché se foste tifosi del Napoli accompagnereste la società in questo percorso, perché non vi ha mai tradito. Certe volte sento una sorta di invidia in chi scrive e mi dispiace, non per me. Giuntoli è cresciuto con noi nascondendomi che fosse uno juventino sfegatato, se lo avessi saputo non lo avrei preso. Ci sono certe cose che non tollero».

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