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Scommesse, club e Uefa fanno affari con i broker. Il caso Tonali insegna che non è un guadagno (Abc)

Il quotidiano scrive che Sportsradar è partner per l’integrità Uefa ma poi vende i dati alle case di scommesse.

Scommesse, club e Uefa fanno affari con i broker. Il caso Tonali insegna che non è un guadagno (Abc)
2023 archivio Image Sport / Calcio / Newcastle / Sandro Tonali / foto Imago/Image Sport

“Ogni Paese fa quello che vuole e ci vorranno anni per risolverlo, perché non esiste un organismo che possa obbligare uno Stato a fare la cosa giusta. La cosa più vicina è l’Onu, ma poi trovi Paesi come le Filippine dove gli operatori sono i benvenuti. Dicono che li regoleranno, ma non lo fanno, perché grazie a loro guadagnano un sacco di soldi”. Lo dice l’ex agente di polizia britannico Paul Scotney, uno degli esperti in gioco d’azzardo illegale che Abc ha sentito per produrre le due pagine che dedica oggi alle scommesse nel calcio.

Nell’approfondimento del giornale spagnolo c’è un nome ricorrente: Tonali. “Il caso Tonali insegna”. Insegna un sacco di cose, soprattutto che arrestare un fenomeno enorme, internazionale, come quello delle scommesse più o meno clandestine sullo sport è praticamente impossibile. Ci vorrebbe l’Onu, appunto.

E’ troppo facile scommettere su piattaforme illegali. E poi ci sono i controsensi del sistema. “Non è un problema invisibile – spiega Abc – In Premier ci sono state squadre che avevano siti web sulle loro magliette che non erano accessibili dal Regno Unito e che attiravano solo i consumatori esteri. In Spagna ci sono anche casi sorprendenti, come la sponsorizzazione di 1xBet da parte del Barcellona, ​​un sito che ora ha una licenza nel Paese, ma i cui proprietari russi sono stati perseguitati dall’Interpol“.

Club come Brighton o Brentford hanno proprietari legati al settore delle scommesse, molti club hanno sponsorizzazioni. Le scommesse e il calcio devono coesistere“, spiega Scotney.

Il punto centrale del pezzo è un altro: “Alcune fonti consultate per questo articolo che non vogliono essere nominate indicano come figure dubbie in tutto questo processo le società che si dedicano alla raccolta dei dati che poi le case di scommesse utilizzano. Sono fondamentali nel business e hanno una doppia funzione, da un lato guadagnano molti soldi dalla vendita di questi dati, ma dall’altro sono teoricamente il supporto che le organizzazioni hanno in materia di integrità. Ciò genera polemiche. Sportsradar è il partner per l’integrità della Uefa. La stessa società che raccoglie dati e li vende alle case di scommesse è quella che poi deve monitorare le manovre. Significa mettere Pablo Escobar al controllo del traffico di droga”.

Il caso Tonali è importante, scrive il giornale spagnolo, perché è un esempio di come i club possano rimetterci un bel po’ da un sistema che fanno pochissimo per arrestare. “I club cominciano a risentire delle conseguenze delle indagini. Il Newcastle, che ha pagato 60 milioni di euro per Tonali, ora si ritrova con un giocatore squalificato per dieci mesi. Si tratta, evidentemente, di un dramma per la programmazione sportiva. Questo tipo di problemi spinge le squadre a essere più attente, a fare la due diligence sui giocatori che vogliono comprare, a guardare non solo al livello sportivo ma anche al loro comportamento.

Un altro esperto chiosa così: “Credo che adesso i club staranno più attenti, dopo il caso Tonali”.

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