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Pogba rischia una squalifica di almeno due anni (Gazzetta)

Prima sconfitta per il centrocampista francese: niente giudizio unico a Losanna, decideranno gli organi di giustizia sportiva italiani.

Pogba rischia una squalifica di almeno due anni (Gazzetta)
Db Torino 14/05/2023 - campionato di calcio serie A / Juventus-Cremonese / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paul Pogba

Prosegue il periodo no del centrocampista della Juventus, Paul Pogba. Il campione del mondo del 2018 sta vivendo la fase calante della sua carriera. Dal suo ritorno in Italia è sceso in campo solo 12 volte, per un totale di 213 minuti durante i quali ha messo a referto un solo assist. Ora il calciatore sta affrontando una sospensione a causa della positività rilevata il 20 agosto a un test antidoping.

La sua difesa è stata impostata sul fatto che avrebbe assunto un integratore, consigliato da un medico amico, estraneo alla Juventus, e comprato in America, dove esistono regole differenti legate al doping. L’11 settembre 2023 il trentenne fu sospeso in via cautelare a causa della sua positività al testosterone. A ciò segue la richiesta delle controanalisi che, il 6 ottobre 2023, non hanno dato la conferma della positività al testosterone ma al Dhea. La situazione al momento è in evoluzione ma la Gazzetta dello Sport scrive oggi che il centrocampista dovrà affrontare un percorso giudiziario-sportivo in cui cercherà di evitare il peggio, il famoso rischio grosso dei quattro anni di squalifica nel caso in cui i giudici decidessero per un’assunzione consapevole della sostanza proibita.

Il Codice prevede una casistica tale da abbassare l’asticella della pena in caso di ammissione delle proprie responsabilità: ecco perché il timore più concreto sarebbero i due anni di stop. Magari attraverso la strada del patteggiamento, anche se il codice antidoping non usa questa espressione ma parla di accordo fra le parti. Intanto Pogba avrebbe incassato una prima sconfitta: si va verso il giudizio in Italia. Già, perché la prerogativa di chiedere la famosa “udienza unica” presso il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna non avrebbe ricevuto il semaforo verde da parte della Wada (e servirebbe anche quello di Nado Italia), che generalmente non incoraggia questo tipo di soluzioni lasciando alla giustizia che ha gestito la prima parte del caso anche la fase istruttoria e quella dibattimentale.
Al momento la procura antidoping stia ultimando la verifica sulla documentazione presentata dalla difesa dello juventino. Se in questa fase, Pogba non riuscirà a convincere la procura antidoping, a quel punto verrà deferito e questa eventualità potrebbe concretizzarsi già nel giro di dieci giorni. Da quel momento al calciatore della Juventus ed ex Manchester United non resteranno che due strade: trovare un accordo con la procura antidoping che potrebbe portare ad un dimezzamento della pena oppure andare a processo sportivo presso il tribunale nazionale. La Juventus al momento temporeggia per la rescissione del contratto poiché, nonostante la leggerezza di Pogba sia costata molto alla stagione della vecchia signora, la società calcistica si ritrova con uno stipendio ridotto al minimo e la possibilità di ottenere un indennizzo in caso di maxi squalifica per il centrocampista francese.

 

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