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Pogba positivo non al testosterone ma al Dhea il cosiddetto “ormone della giovinezza” (CorSera)

Sostanza contenuta in molti prodotti per il miglioramento della forza muscolare, può dimostrare che ha preso un integratore

Pogba positivo non al testosterone ma al Dhea il cosiddetto “ormone della giovinezza” (CorSera)
Db Torino 14/05/2023 - campionato di calcio serie A / Juventus-Cremonese / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paul Pogba

Il centrocampista della Juventus, Paul Pogba era positivo al Dhea e non al testosterone. A rivelarlo il Corriere della Sera che specifica come solo un’analisi ben approfondita ha permesso di individuare con esattezza la sostanza dopante.

Pogba dopo le controanalisi effettuate ieri hanno confermato la positività al doping e adesso il giocatore rischia fino a 4 anni. Nel frattempo la Juve ha valutato la possibilità di rescindere in attesa poi di una squalifica ufficiale e per adesso ha optato ad una riduzione dell’ingaggio. Il francese guadagnerà il minimo sindacale, circa 42 mila euro all’anno.

Scrive il Corriere della Sera:

Positivo al testosterone sintetico senza averlo mai assunto. Il referto di positività ufficiale parlava di «testosterone e suoi metaboliti» ma la sostanza assunta dal centrocampista francese è il realtà il Dhea ovvero il deidroepiandrosterone, il cosiddetto «ormone della giovinezza» un androgeno più potente e moderno del testosterone che l’Agenzia Mondiale Antidoping ha proibito da una decina di anni”.

Le controanalisi hanno permesso di distinguere la sostanza dopante grazie all’identificazione degli atomi di carbonio. Per Pogba, in verità cambia poco. Il doping c’è, tuttavia il francese ha un’altra freccia da poter scoccare in sua difesa. Infatti come scrive il quotidiano:

Il Dhea è invece un contaminatore classico (volontario o meno) di decine di prodotti contro l’invecchiamento e per il miglioramento della forza muscolare, con indicazione o meno in etichetta. Un supporto molto più forte nel far passare la tesi dell’integratore contaminato davanti alla Procura Antidoping ma i consulenti legali dovranno fare molta attenzione“.

La Gazzetta questa mattina:

Fino allo stop, Pogba era il più pagato della rosa con i suoi 8 milioni netti più 2 di bonus. Durante il periodo di sospensione la cifra si abbassa drasticamente sul minimo salariale di 42 mila e 477 euro annui, come previsto dal regolamento. Venisse poi inflitta una squalifica superiore ai 6 mesi, la Juventus sarebbe nelle condizioni di rescindere il contratto: valutazione che sarà comunque fatta insieme all’entourage del calciatore, che si è mostrato collaborativo sin dall’inizio della vicenda“. 

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