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Di Marzio: Piove sul bagnato a Napoli, fischi al Maradona dopo la sconfitta con l’Empoli

De Laurentiis ha abbandonato il suo posto in tribuna d’onore subito dopo il gol dell’Empoli. La posizione di Rudi Garcia torna a rischio

Di Marzio: Piove sul bagnato a Napoli, fischi al Maradona dopo la sconfitta con l’Empoli
Ci Napoli 12/11/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Empoli / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Giovanni Di Lorenzo-Matteo Cancellieri

Gianluca Di Marzio, esperto di mercato Sky, attraverso il suo sito ufficiale ha fatto il punto sul momento che vive la squadra azzurra: «Piove sul bagnato in casa Napoli: sotto il diluvio del Maradona, gli azzurri perdono 1-0 contro l’Empoli, che la vince nel finale con il gol di Kovalenko. La situazione dei campani si complica anche dal punto di vista ambientale: i fischi dello stadio sono stati fortissimi sia a fine primo tempo che soprattutto al fischio finale dell’arbitro Prontera». Ha evidenziato Di Marzio.

Che poi ha aggiunto: «Da segnalare anche la scelta di Aurelio De Laurentiis, che ha abbandonato il suo posto in tribuna d’onore subito dopo il gol dell’Empoli, senza assistere ai minuti di recupero. Da vedere ora se la posizione di Rudi Garcia possa tornare a rischio»

La sconfitta interna con l’Empoli penultimo in classifica dovrebbe a questo punto spingere anche i più riottosi a comprendere che c’è un responsabile del disastro, l’uomo che a Napoli hanno odiato per oltre dieci anni (quando era un grandissimo presidente) e ora osannano perché lo sentono affine a loro. Finalmente napoletano.

Senza soffermarci di nuovo su principi che ripetiamo da tempo, dal momento della sua fotografia con gli ultras (foto che ha sancito l’inizio della ahilui napoletanizzazione di De Laurentiis), via via il Napoli è arretrato nel familismo più spinto, ispirato dalla politica di un uomo solo al comando. Adl appunto. Che ha assunto via via più ruoli: direttore sportivo, motivatore, suggeritore in conferenza stampa e finanche allenatore. Corrado Guzzanti lo definirebbe De Laurentiis transformer.

Mesi di monarchia De Laurentiis hanno prodotto una squadra che a novembre ancora non si capisce che cosa sia. E non è questione di nostalgia di Spalletti. Basterebbe sapere dove si stia andando. Con un allenatore (Garcia) pubblicamente delegittimato e commissariato in maniera che possiamo considerare ai limiti dell’offensivo. Certamente entro i parametri del mortificante (sia pure con 3,2 milioni netti di stipendio, ricordiamolo). Con i calciatori più importanti – Osimhen e Kvaratskhelia – con situazioni contrattuali precarie. Quarto in campionato, a sette punti dalla vetta (ora c’è la Juventus) che stasera potrebbero diventare otto e con la prospettiva poco allettante di giocarsi la qualificazione in Champions all’ultima partita contro i portoghesi del Braga.

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