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Toni Nadal: «Il tennis non è il calcio, se smetti dici basta a tutto. Rafa non ci riesce»

Sul Paìs: “Giocando contro Zverev ha capito che nonostante tutto il suo livello è ancora buono… Il suo obiettivo ora sono i Giochi”

Toni Nadal: «Il tennis non è il calcio, se smetti dici basta a tutto. Rafa non ci riesce»
Spain's Rafael Nadal reacts during his men's singles match against Germany's Alexander Zverev on Court Philippe-Chatrier on day two of the French Open tennis tournament at the Roland Garros Complex in Paris on May 27, 2024. (Photo by EMMANUEL DUNAND / AFP)

“Ho vissuto con lui per molti anni, sia nella fase di allenamento che durante gran parte del suo percorso nell’alta competizione, e l’ho sempre visto dimostrare una fiducia incrollabile nelle sue forze e il desiderio di aggrapparsi ad ogni piccolo punto di luce che lo poteva intravedere. È semplicemente quello che continua a fare adesso”. Parla zio Toni. Toni Nadal, zio ed ex coach di Rafa. Nessuno meglio di lui lo conosce e può interpretare il momento di tribolazione – addio o non addio – della leggenda spagnola. Dalle colonne del Paìs scrive che “siamo tutti rimasti senza sapere se avevamo assistito o meno alla sua ultima partita al Roland Garros, d’altronde, credo che nemmeno lui lo sappia con certezza”

“Rafael è consapevole dell’inesorabile scorrere del tempo e di quanto sia complicato il compito di vedersi avere la possibilità di vincere vecchi titoli, ma ha anche visto come dopo due anni di vari problemi fisici, una complicata operazione all’anca, meno di 15 partite in due stagioni e senza alcuna inerzia per affrontare la stagione su terra, il suo livello non è stato molto lontano da quello di uno dei migliori giocatori del circuito. Ci ha fatto capire chiaramente che il suo prossimo grande obiettivo sono i Giochi di Parigi, un evento al quale non vedrà l’ora di arrivare in buone condizioni”.

Il fatto è che, scrive Toni Nadal, “un ritiro nel mondo del tennis comporta una difficoltà che non hanno ad esempio i calciatori. Leo Messi o Cristiano Ronaldo, per parlare di due casi recenti, dopo aver giocato per il Barcellona e il Real Madrid possono continuare ad usare la loro passione competitiva e fare ciò che hanno amato per tutta la vita, giocando nei campionati inferiori. Ciò consente loro un calando più sopportabile di quello necessario a un tennista, che deve abbandonare tutto da un giorno all’altro“.

“A volte le persone non sono consapevoli della difficoltà che comporta prendere la decisione di smettere di fare ciò che hai fatto praticamente per tutta la vita, ciò che ti ha realizzato, ciò che ti ha appassionato e ciò che continui ad amare quasi come se fosse il primo giorno”.

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