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Supercoppa, Napoli e Fiorentina: non giochiamo in Arabia. Rischio penalizzazione

I motivi? Il calendario fitto, la situazione in Israele. Vorrebbero giocare in Italia. La Lega Serie a ha pronta l’alternativa: Milan e Atalanta

Supercoppa, Napoli e Fiorentina: non giochiamo in Arabia. Rischio penalizzazione
Mg Napoli 04/06/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Sampdoria / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis-Andrea Abodi

SUPERCOPPA ITALIANA

Napoli e Fiorentina non vogliono giocare la Supercoppa in Arabia. Lo riporta anche la Gazzetta dello Sport. La Lega Serie A (irritata col Napoli perché al Maradona non si suona più l’inno di Allevi) è pronta a sostituire le due squadre con Milan e Atalanta. Le altre due partecipanti di diritto sono Inter e Lazio. I due club rischiano una penalizzazione.

Scrive la Gazzetta

Tutto da rifare, o forse no: le date della competizione sono state riviste, definite ufficialmente ieri dal Consiglio di Lega e il calendario della A modificato subito dopo. Stabilito il programma, si apre la questione relativa alle squadre partecipanti. Inter e Lazio hanno già prenotato l’aereo diretto a Riad, Napoli e Fiorentina hanno fatto sapere di essere pronte a non partire. Provocazione? La Lega avrebbe comunque pronto un piano B: Milan e Atalanta entrerebbero in sostituzione.

Il 21 e 22 gennaio semifinali delle Final Four di Supercoppa, il 25 la finalissima. Secondo lo schema prefissato, la prima partita sarebbe Napoli-Fiorentina (è previsto che la vincitrice del campionato inauguri il torneo), a seguire Inter-Lazio.

Nel Consiglio di Lega, e nella successiva assemblea con De Laurentiis collegato, non erano emersi dubbi sulla partecipazione del Napoli: in serata le preoccupazioni fatte filtrare relative a un calendario fitto di impegni (eventuali ottavi Champions a metà febbraio…) e alla situazione in Israele. Il numero uno del Napoli avrebbe chiesto di giocare il trofeo in Italia: impossibile per i contratti già firmati. La Fiorentina (come accaduto di recente anche su altri temi) si è allineata alla posizione di De Laurentiis, spesso in opposizione con le scelte della Lega. Che stavolta ha fatto sapere di aver pronta la soluzione: Milan e Atalanta, nella classifica del 22-23 subito dopo Inter e Lazio, sarebbero pronte a subentrare. Provocazione e contro-provocazione? Si vedrà. Difficile pensare che due club rinuncino a partecipare: c’è un incasso garantito e una sanzione sportiva che potrebbe eventualmente colpire entrambi.

LA QUESTIONE INNO

Il Napoli contro la Lega Serie A, non ufficialmente ma, secondo quanto riporta SportItalia, De Laurentiis ha fatto arrabbiare la Lega perché, ancora una volta al Maradona, nelle partite casalinghe degli azzurri, non hanno fatto sentire l’inno della Serie A.

“Nella settimana più importante per la vendita dei diritti tv per i prossimi 5 anni, il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis continua a viaggiare su una strada tutta sua. Ieri ennesimo colpo di testa del Presidente campione d’Italia che ha mandato su tutte le furie i vertici della Lega Calcio ma anche gli altri Presidenti di A.

Il Napoli, infatti, secondo quanto raccolto da Sportitalia non avrebbe fatto partire prima del match con la Fiorentina l’inno della Lega non per errore tecnico ma per scelta della società. Tutto lo stadio ha sentito “o sole mio” ma l’inno ufficiale non si è mai sentito. Sembrerebbe che De Laurentiis stia spingendo per cambiare l’inno e vorrebbe fisso “o sole mio”. Ieri primo segnale forte di protesta.

La Lega sta decidendo in queste ore se multare il Napoli. Intanto il braccio di ferro continua anche su un altro versante. La Supercoppa italiana di gennaio si giocherà, con nuova formula, a 4. Napoli, Lazio, Inter e Fiorentina. De Laurentiis minaccia di non presentarsi a Riyad. Peccato che la Lega, quindi i club, per quell’evento incasserà 23 milioni di euro”.

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